Ospiti del Lions Club "Asti Host" le due protagoniste della trasmissione di Rete Quattro, Michela Garosi e Ilaria Cervelli. "Ci troviamo in luoghi bellissimi, è come un lavoro che ci impegna oltre quattordici ore al giorno"
Le suggestioni dei più bei paesaggi del mondo e le curiosità che suscita la televisione sono state protagoniste di una serata organizzata dal Lions Club Asti Host (presieduto da Ercole Biamino) e dedicata a Donnavventura, la trasmissione messa in onda da Rete Quattro. A spiegare come funziona lorganizzazione e come si vive questa esperienza sono state due protagoniste della trasmissione, Michela Garosi (laurea in Giurisprudenza) ed Ilaria Cervelli (laurea in Lingue straniere), ormai veterane di più edizioni del programma: Donnavventura ha detto Michela è una trasmissione di donne reporter dedicata a chi sogna avventure in terre estreme.
Ogni spedizione dura quattro mesi, ma non è così facile arrivare sino in fondo al viaggio e non tutte resistono ai disagi: questanno solo due fra le protagoniste iniziali sono giunte al termine del periodo stabilito. A parte il fatto che ci troviamo in luoghi bellissimi, è come un lavoro che ci impegna oltre quattordici ore al giorno, perché, una volta concluse le riprese ed i trasferimenti, cè tutta la parte dedicata alla registrazione a computer. Finite le riprese, ci si ferma un paio di giorni e si riparte.
Donnavventura ha per protagoniste solo donne, ma quanti uomini sono segretamente impegnati nella logistica? Non abbiamo meccanici al seguito dice Ilaria ma solo un cameraman ed il regista della trasmissione. Possiamo però contare su di unottima organizzazione, perché la Mitsubishi, che ci fornisce i mezzi, ci fa trovare sul posto tutte le macchine necessarie: a volte arrivano quelli che abbiamo usato in Italia.
Nel 2012 abbiamo visitato terre incontaminate e luoghi da sogno, sempre in questo modo: un esempio è il viaggio dalla Terra del Fuoco allEquatore, fermandoci in Patagonia, Polinesia, Nuova Caledonia, giungendo su isole come Bora Bora e Pasqua, dove siamo rimaste impressionate davanti ai seicento giganteschi mohai, incredibili sculture in pietra sparse ovunque a guardare il mare, come sentinelle. Abbiamo visto i deserti del Perù e la Valle della Luna, i geroglifici di Nazca e le case galleggianti di Belem: di chilometri ne abbiamo percorsi, ma non ci sono mai state grosse difficoltà logistiche.
Che rapporti si creano con le popolazioni dei luoghi in cui vi fermate e dove dormite ? Attraversiamo molto velocemente tutte le regioni, per cui non si riesce ad avere un contatto reale con la gente. Nelle grandi città dormiamo in albergo, altrimenti dove capita. Non abbiamo telefono e siamo un po fuori dal mondo: cè di bello, però, che in questo modo le compagne di avventura diventano la famiglia.