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Mostra xilografie Giovanni Dettori
Cultura e Spettacoli
Arte

La Via Crucis raffigurata nelle xilografie di Giovanni Dettori

La mostra, allestita in occasione del periodo di Pasqua, è visitabile fino al 15 maggio al Museo diocesano di Asti

E’ visitabile fino al 15 maggio, presso il museo diocesano San Giovanni in via Natta 36, la mostra “Via Crucis. Xilografie di Giovanni Dettori”.
«Da nove anni a questa parte, nel periodo di Quaresima e di Pasqua – ha esordito il direttore del Museo, Stefano Zecchino, in occasione dell’inaugurazione avvenuta nei giorni scorsi – abbiamo sempre ospitato una mostra per riflettere sulla passione di Gesù. Ma dall’ultima esposizione, che risale ormai a tre anni fa a causa dell‘emergenza sanitaria, il mondo è cambiato».
Prima la pandemia, adesso la guerra, eventi che fanno pensare alla sofferenza umana. «Due anni che ci hanno obbligato a riflettere su questo tema a livello comunitario perché tutti – sottolinea Zecchino – siamo stati chiamati a caricarci di una croce».
Protagonista quest’anno Giovanni Dettori. Sassarese, classe 1972, ha conseguito il Diploma di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari e, nel 1999, ha partecipato ad uno stage d’incisione presso l’EXMA di Cagliari con il maestro Oscar Manesi. Grazie all’incontro con l’artista giapponese residente in Piemonte, Hiroaki Asahara, ha poi appreso il metodo di creazione di carta tipica giapponese e dal 1998 allestisce numerose personali e collettive.

Le parole del curatore

«E’ sempre più difficile trovare giovani che si appassionino alla xilografia – ha commentato Gianfranco Schialvino, curatore della mostra – un lavoro difficile, fatto di costanza e di passione, doti che Dettori possiede». L’esposizione è composta da 19 tavole: una Via Crucis popolare «costruita essenzialmente su due personaggi – ha fatto notare Dettori – io e la mia musa Elena».
Immagini che hanno la precisione del racconto. «Non c’è nulla che possa dare idea di falsità – ha spiegato il curatore – solo storia reale che magari, in qualche parte del mondo, ancora succede». «Se non fosse stato per il sostegno del professor Schialvino – ha infine ringraziato l’artista – non avrei mai portato a termine questo lavoro».

Orari

L’esposizione è patrocinata da Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti, Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, Progetto Città e Cattedrali e Associazione Nazionale Incisori Contemporanei.
E’ aperta venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19; in settimana su prenotazione (anche con visite guidate) all’indirizzo museo@sicdat.it oppure al 351/7077031.
L’ingresso è ad offerta libera.

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