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Cultura e Spettacoli
Spettacolo

“L’anatra all’arancia”: in scena Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli

Teatro Alfieri verso il tutto esaurito per la nota commedia – Previsto un servizio di audiodescrizione per i non vedenti

Un’altra serata da tutto esaurito in vista per la stagione del Teatro Alfieri, organizzata dal Comune in collaborazione con la fondazione Piemonte dal Vivo. Sabato 17 febbraio alle 21 andrà in scena “L’anatra all’arancia”, commedia dei primi anni Settanta di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon. Sul palco, nel ruolo di protagonisti, Emilio Solfrizzi – volto noto a teatro, al cinema (“Maschi contro femmine”, “Femmine contro maschi”) e in televisione ( “Tutti pazzi per amore”), e Carlotta Natoli, impegnata soprattutto sul grande schermo (“Odio l’estate”, “Da grandi”) e in televisione (“Braccialetti rossi”). Insieme a loro, sul palco, Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo, per la regia di Claudio Greg Gregori.

Lo spettacolo

“L’anatra all’arancia” è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Due coniugi inclini ai tradimenti se ne fanno di tutti colori da dieci anni. Poi decidono di mettere la testa a posto.
«Lo spettacolo – spiegano dalla produzione – afferra immediatamente il pubblico e lo trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini. Ogni mossa dei protagonisti ne rivela le emozioni, a poco a poco, e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia. In una parola, all’amore».

Il servizio di audiodescrizione

Lo spettacolo rientra nell’ambito del progetto Teatro No Limits, volto a rendere lo spettacolo dal vivo sempre più inclusivo ed accessibile. Promosso e realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì in collaborazione con l’associazione incontri internazionali Diego Fabbri e l’Università di Bologna, si avvale della collaborazione dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
E’ infatti previsto, per lo spettacolo, un servizio di audiodescrizione, dotando il pubblico non vedente e ipovedente interessato di cuffie wireless, collegate alla sala di regia, dalla quale una voce narrante accompagnerà gli utenti lungo lo sviluppo narrativo dello spettacolo. Il testo dell’audiodescrizione si integra con il copione teatrale, senza mai sovrapporsi ai dialoghi e alla colonna sonora. «Questo – spiegano gli organizzatori – è possibile grazie alla lettura in tempo reale, che crea una sinergia con la rappresentazione in corso. Valore aggiunto dell’operazione è poi la formazione di professionisti del territorio, specializzandi nell’audiodescrizione dal vivo».

Prenotazioni e biglietti

Per ragioni organizzative le prenotazioni vanno effettuate entro le 48 ore precedenti alla data di messa in scena dello spettacolo.
Ultimi biglietti, disponibili esclusivamente alla cassa: 23 euro platea, barcacce, palchi (20 euro ridotto); 18 euro loggione (15 euro ridotto). Le riduzioni sono riservate a ragazzi sotto i 25 anni, ultra65enni, tesserati di Spazio Kor, Biblioteca Astense, Trenitalia, FAI e Abbonamento Musei.
Biglietto ridotto anche per non vedenti e ipovedenti, gratuito per l’accompagnatore. Necessaria la prenotazione al numero WhatsApp 328/2435950 o via mail a: info@centrodiegofabbri.it.
Per informazioni: 0141.399057, www.teatroalfieriasti.it.

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