Cambia tiro, Paolo Sernini e dopo il suo primo lavoro editoriale di due anni fa scritto ad appena 21 anni, da poco ha dato alle stampe il romanzo “L’Anti-natura”, editrice Gruppo Albatros Il Filo.
Sernini è un giovane laureato in Psicologia all’Università degli Studi di Torino e associa la sua competenza per l’introspezione alla sua passione per la scrittura, coltivata fin dall’adolescenza.
Il primo titolo pubblicato è stato “Rursus” ovvero “Approccio teorico alla teoria del Loop – Algoritmo per la spiegazione razionale di ciò che potrebbe accadere dopo la morte”; un libro che ha affrontato il tabù della morte con un punto di vista molto originale e con una grande ambizione: quella di trasformare il trapasso in un algoritmo matematico.
Un libro scritto di getto con uno stile definito e dichiarato: pensieri e riflessioni che teorizzano il passaggio di ognuno di noi in una serie infinita di mondi di realtà che si susseguiranno per l’eternità sfuggendo alle leggi del tempo.
Teoria affascinante che regala eternità senza necessariamente passare per la fede religiosa.
Ne “L’Anti-natura” Sernini affina il suo stile di scrittura senza filtri ma questa volta lo fa con un romanzo che racconta la metamorfosi di uno psicologo.
«Le premesse per una serata rilassante e appagante c’erano tutte: un’uscita al bowling con gli amici di sempre per passare qualche ora tra scherzi e battute e poi rientrare presto a casa visto che Abigail, sua moglie, gli aveva fatto intuire che avrebbero finalmente potuto godere di un po’ di intimità. E invece gli eventi avevano preso una piega molto diversa rivelandogli un lato di sé che prima non aveva minimamente immaginato» è la sinossi del romanzo arricchito dalle illustrazioni di Giulia Proietti.
Paolo Sernini racconta quanto sia difficile, quando si parla di morale, di colpa o di pena, stabilire dei limiti certi. Si chiede dove sia il confine tra il bene e il male, se nell’azione compiuta o nelle intenzioni che l’hanno animata.
Il romanzo mette insieme i due più grandi interessi del giovane scrittore astigiano che offre molti spunti al lettore, con una narrazione brillante e a tratti ironica per condurre tutti nel labirinto della psiche fino allo smarrimento.
Apparente, però, perchè a ben vedere, quella che sembra una vicenda di fantasia, in realtà offre spunti, pensieri e situazioni che sono invece fin troppo familiari a molte persone.
Sfaccettature e aleatorità dell’esistenza oltre ai limiti dell’autodeterminazione imposti dalla nostra stessa psiche in un romanzo che può contare sulla freschezza e l’ironia del suo giovane autore.