Il Festival delle Sagre riparte da quarantuno e mai come quest'anno ci sono stati così tanti cambi di temi in sfilata che, sabato sera e domenica per tutto il giorno, trasforma Campo del Palio
Il Festival delle Sagre riparte da quarantuno e mai come quest'anno ci sono stati così tanti cambi di temi in sfilata che, sabato sera e domenica per tutto il giorno, trasforma Campo del Palio nel più grande ristorante all'aperto d'Italia. Sono infatti ben dieci le pro loco che hanno deciso di aggiornare la loro sfilata, qualcuna proponendo solo qualche aggiornamento dei temi dei precedenti anni, altre affrontando ex novo un nuovo argomento.
Così Viarigi, dopo tanti anni di disperazione per la filossera che distruggeva le vendemmie, presenta il suo rimedio, l'innesto mentre Isola porta in corteo per la prima volta l'inverno in campagna, con tanto di vita durante i mesi di neve e ghiaccio. Villafranca abbandona la rievocazione della prima gara automobilistica ma, sempre restando in tema di mezzi di trasporto, racconta il mestiere dei cartunè. Grazzano Badoglio rimane fedele al suo tema religioso, ma, finito di festeggiare l'arrivo in paese del nuovo parroco, quest'anno lo mette alla prova alla processione del Venerdì Santo, uno degli appuntamenti liturgici più impegnativi dell'anno.
Non ci sarà più la monumentale carrozza funebre trainata dai cavalli di Cortazzone che, dopo aver fatto morire per quattro anni consecutivi qualche notabile del paese, quest'anno porta in scena la festa di San Rocco, quando veniva impartita la benedizione degli animali domestici e da cortile. Chiusano lascia da parte la tradizione della "pessera" per dare spazio a come veniva lavato il bucato attraverso l'alsja in tempi in cui non esistevano le lavatrici. Molto curiosa anche la rievocazione della pro loco di Montegrosso che riporta a galla la storia delle due campane requisite dai soldati tedeschi nella seconda guerra mondiale. Approfittando di un attimo di disattenzione dei tedeschi, alcuni cittadini si riappropriarono delle campane e le nascosero fino alla fine della guerra quando poterono di nuovo restituirle alle chiese dalle quali erano state tolte.
La fiera dell'artigianato e delle feste settembrine rivivrà nel corteo di Castello d'Annone che riprodurrà anche la piazza del paese. Moncalvo, invece, dedica la sfilata di quest'anno alla sua lunga e gloriosa tradizione di città del tartufo, con la presentazione della vita dei trifulau, guidati negli Anni Quaranta da "Genio" Quirino. Con la prima volta di Cantarana, pronta a cimentarsi in questo tour de force presentando la storia degli stagnini poi ripresa dalla tradizione carnevalesca. Tremila figuranti in tutto, con decine di trattori d'epoca, centinaia di animali di ogni taglia e migliaia di oggetti, abiti ed utensili strappati all'incuria: questo lo straordinario spettacolo che la domenica mattina attraverserà tutto il centro cittadino per il museo vivente della storia contadina astigiana.
Una sfilata che anticipa l'apertura delle cucine, a mezzogiorno, in Campo del Palio. Accanto alle pro loco che continuano a proporre i loro cavalli di battaglia in tavola, quest'anno si registrano diversi cambiamenti anche nella proposta gastronomica. La new entry Cantarana si presenta al pubblico con il "sancrau", ovvero i cavoli con cotechino e i tomini elettrici. Montegrosso propone un altro classico della cucina povera piemontese, ovvero la "cisrà", minestra di ceci con costine insieme al panfritto con salumi del Monferrato. Nuovo piatto anche per Rocchetta Tanaro che, accanto alla sua ricercatissima rustica ai formaggi, offrirà frittelle di patate. Da non perdere anche i piatti delle due pro loco "forestiere".
Quest'anno ad occupare lo stand degli ospiti saranno i volontari di Gemona del Friuli con gli gnocchi di polenta serviti con formaggi e prosciutto di San Daniele e quelli di Genova Voltri 2000 che presenteranno un classicissimo: le trenette al pesto con basilico di Prà e, per dolce i canestrelli dell'Acquasanta. Anche quest'anno, per i disabili, sarà in funzione la postazione con i volontari dell'Aisla che si metteranno a disposizione per andare a ritirare i piatti agli stand al posto loro.
Daniela Peira