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Cultura e Spettacoli

Le olimpiadi di Samia
finite nel Mediterraneo

Sabato alle 17.30 nella ex Sala Consiliare del Municipio sarà presentato il libro "Non dirmi che hai paura" (Feltrinelli, 2014), la vera e toccante storia di Samia Yusuf Omar, la ragazzina

Sabato alle 17.30 nella ex Sala Consiliare del Municipio sarà presentato il libro "Non dirmi che hai paura" (Feltrinelli, 2014), la vera e toccante storia di Samia Yusuf Omar, la ragazzina di Mogadiscio che a 17 anni corse alle Olimpiadi di Pechino arrivando ultima, ma che diventò un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo.

L'autore Giuseppe Catozzella converserà con Mario Renosio, direttore Israt, in un iniziativa in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune, per ripercorrere una vicenda umana che ha molto da raccontare sui rapporti tra sud e nord del mondo. Quando Samia decise di partecipare nuovamente alle Olimpiadi, l'obiettivo era arrivare a Londra 2012. Ma questa volta per lei era tutto più difficile, in Somalia gli integralisti aveva preso ancora più potere, e dopo aver corso chiusa dentro un burqa capì che era necessario fare qualcosa.

Decise allora di intraprendere quell'odissea di ottomila chilometri che è il viaggio dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per giungere via mare in Italia. Ma quel viaggio, per Samia, si concluse da qualche parte tra le onde del Mediterraneo.

e.in.

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