Nellambito del suo progetto Vitrine, dedicato alla giovane ricerca artistica sviluppata in Piemonte, la Galleria dArte Moderna di Torino presenta sino al 9 giugno una personale
Nellambito del suo progetto Vitrine, dedicato alla giovane ricerca artistica sviluppata in Piemonte, la Galleria dArte Moderna di Torino presenta sino al 9 giugno una personale dellartista torinese Ludovica Carbotta (apertura dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18). Ledizione di questanno di Vitrine è stata affidata a Stefano Collicelli Cagol che ha selezionato cinque artiste legate in modi diversi al Piemonte, nate tra gli anni Settanta e Ottanta.
Without Walls, il progetto che Ludovica Carbotta, classe 1982, ha ideato per Vitrine, si ispira alla GAM di Torino e alla sua vasta collezione di opere datate dal 1700 fino alle ricerche più contemporanee. In questo lavoro lartista ripensa il visionario museo immaginario proposto nel 1947 da André Malraux, reso possibile dalla fotografia di opere darte. In Without Walls però, con uno stravolgimento che caratterizza il suo approccio alla realtà, Carbotta ricorre al disegno per riprodurre una serie di opere significative per la sua formazione. Lartista occupa le pareti con il disegno di una riproduzione dellopera Conical Intersect, realizzata nel 1975 da Gordon Matta-Clark nel centro di Parigi. Il ricorso a unopera centrale nel ripensamento delle relazioni tra arte e spazio urbano, e tra artista e istituzione, fornisce allartista la sede ideale per il proprio museo immaginario.
Tra i piani e le stanze che formavano gli appartamenti sventrati dal vuoto creato da Matta-Clark, Carbotta inserisce i disegni delle opere appartenenti alla sua collezione ideale. In supporti cartacei differenti, abbozzate dal tratto veloce dellartista, le opere disegnate sono raggruppate per tematiche significative, approfondendo da diversi punti di vista le relazioni tra corpo umano, architettura e le ideologie di cui sono portatrici.
a.g.