Sarà proiettato in prima visione venerdì 30 maggio, alle 21.15 nella Sala Pastrone del Teatro Alfieri ad Asti, “Il codice del bosco”, documentario incentrato sugli studi e le scoperte di due scienziati che cercano un nuovo modo di dialogare con la natura. Parliamo del fisico astigiano Alessandro Chiolerio, che usa tecnologia e biologia per captare segnali elettrici dalle piante, e dell’ecologa Monica Gagliano, che sfida la scienza moderna con lavori su comunicazione e intelligenza dei vegetali.
Diretto dai registi Alessandro Bernard e Paolo Ceretto, che in occasione della proiezione saranno presenti in sala con lo scienziato Chiolerio, il documentario è stato girato in Trentino, precisamente in Val di Fiemme, colpita nel 2018, come le Dolomiti e le Prealpi venete, dall’uragano Vaia. Periodo in cui si stima siano stati abbattuti circa 14 mila alberi e dove, successivamente, si è diffusa l’epidemia da bostrico, minuscolo insetto che si nutre dell’abbondante quantità di alberi abbattuti.
Nel documentario i due scienziati si incontrano per provare ad entrare in contatto con il bosco, per un racconto che intreccia scienza, tecnologia e mito, in cui il bosco si manifesta come un’entità viva.
Le parole del produttore
«Alessandro Chiolerio – spiega Massimo Arvat, produttore del film – è un fisico noto per il suo lavoro pionieristico e il suo approccio interdisciplinare tra fisica, nanotecnologie, elettronica e biologia (da Torino a Pasadena con la Nasa, fino al Max Planck Institute in Germania). Oltre alla robotica bioispirata, il suo lavoro ha aperto una nuova frontiera nello studio della cibernetica della natura. Ha così installato nel bosco i Cybertree, dispositivi da lui inventati per captare i segnali elettrici delle piante. Con lui c’è Monica Gagliano, scienziata di fama internazionale, che ha esplorato le saggezze indigene del mondo, dalla selva amazzonica al bush australiano, apprendendo che la natura parla se la si sa ascoltare. Ha così aperto la strada al nuovo campo di ricerca della bioacustica delle piante, dimostrando per la prima volta, sperimentalmente, che le piante emettono le proprie “voci” rilevando e rispondendo ai suoni del loro ambiente».
Prodotto da Zenit Arti Audiovisive in collaborazione con MIC e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, in collaborazione con Trentino Film Commission, il film è distribuito in Italia da OpenDDB. Il documentario è stato presentato in anteprima lo scorso primo maggio in occasione del Trento Film Festival, per poi essere distribuito nelle sale dal 5 maggio.