Cerca
Close this search box.
Lo scientifico Vercelli, poi l'università a PisaRitratto dell'astrofisico astigiano
Cultura e Spettacoli

Lo scientifico Vercelli, poi l'università a Pisa
Ritratto dell'astrofisico astigiano

L’astrofisico astigiano Massimiliano Razzano è nato ad Asti il 24 febbraio 1979 e, dopo gli studi al liceo “Vercelli”, ha proseguito la formazione all’Università di Pisa. Curioso,

L’astrofisico astigiano Massimiliano Razzano è nato ad Asti il 24 febbraio 1979 e, dopo gli studi al liceo “Vercelli”, ha proseguito la formazione all’Università di Pisa. Curioso, appassionato del suo lavoro, racconta l’esperienza negli Stati Uniti come «un momento bellissimo, sia per il team di lavoro che si è formato sia per aver avuto l’opportunità di conoscere un luogo meraviglioso come la California, inclusa la Silicon Valley, sede delle maggiori aziende informatiche del mondo come Apple, Google e altre ancora».

Massimiliano dice di essere curioso ma anche testardo e di aver cercato con forza di fare sempre cose nuove collegate alla propria passione. Vice segretario del gruppo Beta Andromedae è anche giornalista pubblicista e divulgatore scientifico. Collabora con diverse testate che trattano di Fisica e Astronomia, come Le Stelle, Le Scienze, Nuovo Orione, Airone, e Galileo e ha firmato numerose pubblicazioni in materia. Collabora con la sezione Scienze di Repubblica e ha anche alcuni hobby che coltiva nel tempo libero.

Ama la musica, cantare (ha fatto parte di due cori e per un po’ ha anche studiato canto lirico), suona la chitarra. In California ha imparato a giocare a beach volley, legge molti libri di fantascienza e autori contemporanei. Recentemente ha letto il suo primo libro di Giorgio Faletti. E, quando gli chiediamo se preferisce lavorare su Mac o Pc risponde: «Sicuramente Pc, ma sono circondato da colleghi con il Mac. Poco tempo fa, ho iniziato ad usare l’iPad e devo dire che mi sto trovando bene. Chissà!».

r.s.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale