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Fondazione Guglielminetti Faussone e Furno
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Loredana Furno: «Ecco cosa Guglielminetti inventò per “Shakespeariana”»

La coreografa ha preso parte all’inaugurazione della mostra che comprende i bozzetti del noto scenografo dedicati a spettacoli di balletto

Alla presenza della ballerina e coreografa Loredana Furno, sabato scorso alla Fondazione Guglielminetti è stata inaugurata la mostra “Bozzetti scenografici di Eugenio Guglielminetti. La danza”. Si tratta di una selezione di quaranta bozzetti di scena e di costume, realizzati tra gli anni ’60 e ’90 e dedicati a spettacoli di balletto. L’allestimento – curato da Marida Faussone, presidente della fondazione, e Giuseppe Orlandi – mostra la ricerca estetica di Guglielminetti e la sua geniale fantasia artistica per balletti autonomi, del melodramma o per spettacoli musicali. Nell’esposizione un particolare omaggio è tributato appunto a Loredana Furno, per un lungo periodo prima ballerina al Regio di Torino e direttrice della Compagnia di Danza del Teatro, con cui Guglielminetti collaborò per decenni.

Il ricordo di Loredana Furno

«Ci conoscemmo alla Rai di Torino alla fine degli anni ’60 – ha ricordato la ballerina – e tra gli innumerevoli progetti di livello che lui firmò c’è sicuramente “Cleopatra”, con una scenografia di piramidi di specchi, ma anche “Sogno di una notte di mezza estate” che, con “Amleto” e “Romeo e Giulietta”, formava un trittico chiamato “Shakespeariana”. Per legare queste tre opere Eugenio si inventò di far passare sul palco un carretto vero da cui saltavano comici che presentavano i diversi spettacoli».
In mostra si può anche ammirare il costume di scena che Loredana Furno indossò nel ruolo di “Titania regina delle fate”, donato dall’artista alla Fondazione Eugenio Guglielminetti

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