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Iviglia Enrico 2021
Cultura e Spettacoli
Intervista

«“Love”, la mia stagione caratterizzata da debutti in nuove opere»

Il tenore astigiano Enrico Iviglia impegnato in produzioni operistiche e in una serie di concerti natalizi

«La stagione in corso è molto impegnativa perché mi ha portato a studiare in modo serrato in vista di nuovi debutti. Ho infatti recitato nel “Gianni Schicchi” e nel “Tabarro”, opere di Puccini che sono completamente l’opposto, per quanto riguarda i miei ruoli, rispetto ad un legato mozartiano».
A parlare è il tenore astigiano Enrico Iviglia, che ha intitolato “Love” la stagione 2024/2025. Un nome che ha anche ispirato il cartellone di otto appuntamenti, cominciati il 6 dicembre ad Imperia per terminare il 6 gennaio a Castelnuovo Don Bosco, intitolato “Love: concerti degli auguri”.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per saperne di più.
Enrico, ci parli dei suoi impegni attuali…
Martedì scorso a Taranto sono tornato a vestire i panni di Ferrando, tenore nell’opera “Così fan tutte”, al Teatro Fusco, meraviglioso ruolo di Mozart che avevo già interpretato lo scorso maggio.
Quali altri ruoli è stato chiamato ad interpretare in questa stagione?
A settembre ho recitato nella “Turandot”, che ormai mi caratterizza da alcuni anni. Poi a fine ottobre ho calcato il palco del teatro di Cosenza per la “Cenerentola”, nel ruolo di Rainero, mentre a novembre, al Magnani di Fidenza, ho interpretato Gherardo nel “Gianni Schicchi” e Tinca nel “Tabarro”. Opere che a febbraio mi porteranno nuovamente in scena al Teatro Verdi di Trieste.

I concerti natalizi

Come mai ha chiamato la stagione in corso “Love”?
“Love” indica che dove c’è amore c’è musica e viceversa. E poi è una parola conosciuta a livello universale, indica passione per ciò che si sta facendo. “Love: concerti degli auguri”, in particolare, comprende gli appuntamenti calendarizzati nel periodo natalizio. Iniziati lo scorso 6 dicembre ad Imperia, prevedono diversi appuntamenti, tra cui due nell’Astigiano.
In alcuni casi – come in occasione del concerto del 5 gennaio, alle 16 nella chiesa di San Vincenzo a Casorzo, e dell’appuntamento del 21 dicembre alle 17 al Museo Eusebio di Alba – sono accompagnato da Andrea Campora al pianoforte e Marco Bellone alla tromba. Invece il 6 gennaio, alle 17.30 (in orario posticipato, quindi, rispetto a quello iniziale) nella chiesa di Sant’Andrea a Castelnuovo Don Bosco, sarò affiancato dal talentuoso arpista Davide Burani, che suona nella Fondazione Toscanini di Parma.
In ogni caso propongo brani della tradizione natalizia e altri che seguono il fil rouge dell’amore nella musica, sia essa suonata o cantata. Ad esempio è prevista la serenata che il Conte d’Almaviva dedica a Rosina, oppure le classiche romanze “Non ti scordar di me”, “Tu che m’hai preso il cuor”, “Parlami d’amore Mariù”.
Altri progetti?
Dal 13 gennaio comincerà su Rai Uno la serie televisiva “Il conte di Montecristo”, dove, in una scena della quarta puntata, canto all’interno del Teatro Carignano.

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