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Cultura e Spettacoli

Luigi Tenco? È ironico e fine
nelle note di Francesco Baccini

Giovedì il cantautore genovese al Diavolo Rosso riscopre l’essenza del suo concittadino: un Tenco fuori dagli schemi, riletto con brani come "Un giorno dopo l’altro”, in grado di cogliere le contraddizioni degli anni Sessanta e trasformarle in canzoni

“Baccini Canta Tenco”. Un tour che, contrariamente al “naturale” corso degli eventi, ha ispirato un disco (vincitore della Targa Tenco 2012 come miglior album di interpretazioni) di diciotto tracce, omonimo e ambizioso lavoro di ricerca musicale e storica per restituire ai giorni nostri la figura di Luigi Tenco come uomo e cantautore dalle tinte tanto forti quanto lontane da quell’immagine in bianco e nero cucitagli addosso dalle cronache dopo la morte. Ora questo progetto arriva anche ad Asti, al Diavolo Rosso, giovedì sera (ingressi 10 e 12 euro). Francesco Baccini, con l’aiuto prezioso di Armando Corsi (eccellente chitarrista già al fianco dei più importanti cantautori italiani) nell’arrangiamento dei brani, accompagnerà il pubblico in un viaggio nel canzoniere di Tenco passando in rassegna i brani più famosi e intimisti insieme a quelli più impegnati, facendo riscoprire anche quegli aspetti, ironici, satirici e spesso dimenticati dello scomparso cantautore genovese.

Genovese proprio come Baccini, con il quale condivide molti aspetti. Quello che si ascolterà sul palco sarà un Tenco fuori dagli stereotipi che lo hanno sempre dipinto malinconico e triste: un autore fine, capace di cogliere le contraddizioni degli anni ’60 e trasformarle in canzoni che affrontano, oggi come allora, temi sociali e di costume più che mai attuali. Tutti aspetti che Baccini, nel suo lavoro di (ri)scoperta, ha sviluppato aggiungendo solo qualche arrangiamento acustico per avvicinare maggiormente i pezzi ai gusti e alle melodie di oggi. Un Tenco a molti sconosciuto, che rivivrà in brani come “Un Giorno Dopo L’Altro” riproposto con un ritmo alla Gilberto Gil, “Ballata Della Moda” scritta in pieno boom economico, o “Ciao Amore Ciao”, quello che gli valse la ben nota delusione sanremese. Pensando al progetto, viene quindi facile credere alle parole di Baccini di qualche tempo fa: «Sono un idealista, lo sono sempre stato. I miei maestri sono stati De André, Tenco, Iannacci e Gaber, sono per me uno stile di vita, una fonte di ispirazione, una passione».

Il fine settimana del Diavolo Rosso prosegue poi venerdì con un nuovo appuntamento con la rassegna “Indi(e)avolato”. Sul palco Dimartino, nome d’arte del palermitano Antonio Di Martino, uno dei nomi di punta della nuova scena cantautorale italiana che porta ad Asti i suoi racconti di amore e odio, di abbandoni ed incontri. Un punto di passaggio verso la nuova canzone d’autore italiana, legata ai grandi nomi degli anni ‘70 e ‘80 ma alla continua ricerca della propria strada. Sabato la scena è per Gabriele Finotti & Misfatto con l’album “Undici Eroi Morti”, mentre domenica si attende l’A.B. Acoustic Project, tributo acustico ad Angelo Branduardi. Info sul sito www.diavolorosso.it o al 320/2216402.

Luca Garrone

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