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“Madama Butterfly” raccontata dal direttore d’orchestra Matteo Beltrami

Tra i principali direttori d’orchestra italiani, di casa nei più importanti teatri del mondo, da La Fenice di Venezia al San Carlo di Napoli ai teatri di Amburgo, Tel Aviv e Pechino, è stato protagonista della serata rotariana

Matteo Beltrami, uno tra i principali direttori d’orchestra italiani, di casa nei più importanti teatri del mondo, da La Fenice di Venezia al San Carlo di Napoli ai teatri di Amburgo, Tel Aviv e
Pechino, è stato protagonista della serata rotariana svoltasi martedì scorso al ristorante Ca’ Vittoria di Tigliole.
Presentato dal presidente del Rotary Club Asti, Alberto Bazzano, che ne ha evidenziato l’intensa attività discografica, che ha portato il Maestro a incidere le opere dei principali autori
operistici italiani per le maggiori case discografiche, Beltrami ha centrato il suo intervento su Madama Butterfly, una tra le opere più conosciute e rappresentative di Giacomo Puccini, di cui
ricorre quest’anno il centenario della scomparsa.
Il relatore ha offerto una lettura originale e inedita dello spartito, volta a mettere in evidenza come dalle note emerga un’immagine della protagonista, la giapponese Cio-Cio-San, sedotta e
abbandonata dall’americano Pinkerton, ben diversa da quella comunemente accreditata: non cioè una fanciulla fragile e remissiva, ma una donna che affronta con determinazione il suo tragico destino pur sapendo di scontrarsi con le tradizionali regole del mondo cui appartiene.
L’intervento di Beltrami, molto applaudito, è stato intervallato dalle piacevoli note della celeberrima opera pucciniana.

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