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Furnari e Conte
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Manuela Furnari: «I versi di Paolo Conte sono poesia»

L’insegnante e saggista astigiana è tra i curatori del volume, pubblicato dall’Università di Urbino, incentrato sugli atti del seminario dedicato all’opera del noto cantautore

Si intitola “Paolo Conte. Transiti letterari nella poesia per musica” il volume da poco pubblicato dall’Università di Urbino. Doppio il legame con l’Astigiano: il libro è infatti incentrato sul noto cantautore astigiano ed è stato curato, tra gli altri, da Manuela Furnari, insegnante di Italiano alla scuola media Jona e saggista, impostasi all’attenzione nazionale con il libro “Paolo Conte. Prima la musica” (Il Saggiatore), per poi pubblicare “Quando correva il Novecento” (Feltrinelli), saggio che costituisce la seconda parte dell’opera Razmataz del cantautore astigiano.
Insieme a lei se ne sono occupati la docente Ilaria Tufano dell’Università di Urbino e il professore Marcello Verdenelli dell’Università di Macerata, che firma anche l’introduzione.

Le parole di Manuela Furnari

«La musica di Paolo Conte – spiega Furnari – è entrata nei più grandi teatri del mondo, tra cui il tempio della lirica, il Teatro alla Scala di Milano, lo scorso febbraio. I suoi testi, a cui sono stati assegnati numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio Librex Guggenheim Eugenio Montale, entrano ora di diritto nel mondo accademico.
Lo scorso novembre, infatti, si è svolto presso l’ateneo marchigiano il primo seminario di studi esclusivamente dedicato a Paolo Conte e incentrato solo sull’aspetto letterario e linguistico della sua opera. In passato si sono tenuti altri seminari su esponenti della canzone d’autore, ma mai concentrati su un unico autore e solo dal punto di vista linguistico.
E’ stato così riconosciuto che i suoi versi rappresentano un vero e proprio corpus poetico: raffinati, eleganti, di volta in volta ironici, in cui suoni e significati si mescolano e si confondono, e che hanno profondamente segnato l’immaginario della seconda metà del Novecento. “La Topolino amaranto”, “Bartali”, tutta la saga del “Mocambo”, “Un gelato al limon”, “Sotto le stelle del jazz”, “Via con me” sono solo alcuni dei versi che immediatamente rimandano a un mondo conosciuto e, nello stesso tempo, lontano, quasi sognato».

I contributi

Gli atti del seminario, che hanno visto la partecipazione di autorevoli studiosi di linguistica e letteratura, sono ora riuniti nel volume. «Rappresenta un valido strumento d’indagine – sottolinea la curatrice – sia per gli studiosi sia per i numerosi appassionati del Maestro».
Nel volume sono presenti i contributi dei professori Salvatore Ritrovato, Stefano Pivato, Diego Poli, Giulio Ferroni, Alberto Fraccacreta, Ilaria Tufano, Antonio Corsaro, Manuela Furnari e Marcello Verdenelli.
Il volume è disponibile sul sito dell’Università di Urbino (https://press.uniurb.it/index.php/UrbinoUP )  sia in formato digitale sia in formato cartaceo.

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