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“Marco Polo tra le vigne”, il nuovo libro di Francesco Antonio Lepore e Filippo Pinsoglio

Presentato nel salone consiliare della Provincia il volume che reca la prefazione del console generale della Repubblica popolare Cinese a Milano Liu Kan
Si intitola “Marco Polo tra le vigne” il nuovo libro a firma di Francesco Antonio Lepore, presidente della Fondazione Asti Musei, e del pittore Filippo Pinsoglio.
Il volume è stato presentato giovedì nel salone consiliare della Provincia, alla presenza delle massime autorità civili e militari (in primis il Prefetto Claduio Ventrice) e del console generale della Repubblica popolare Cinese a Milano, Liu Kan, che ha scritto la prefazione.

Il libro

“Il libro, introdotto dalle parole di amicizia del console – ha spiegato Lepore – nasce sulla scorta dell’enorme lavoro che il sindaco e presidente della Provincia Marizio Rasero sta facendo per allacciare rapporti sempre più stretti tra Asti e quell’enorme e meraviglioso Paese che è la Cina. Così, quando Filippo Pinsoglio, che seguo con costanza da quando è diventato Maestro del Palio e che ama i cicli pittorici (da Pinocchio a Vittorio Alfieri in chiave pop e irriverente), mi ha confidato che voleva scegliere un nuovo tema o personaggio su cui incentrare le sue opere, gli ho proposto Marco Polo, di cui l’anno scorso si celebrava l’anniversario dei 700 anni dalla morte, avvenuta nel 1324. Ero infatti sicuro che con la sua fantasia ne avrebbe tratto una storia affascinante”.
Così Pinsoglio ha realizzato 20 opere, di grandi dimensioni, sull’avventura di Marco Polo in Estremo Oriente e sul viaggio di ritorno effettuato quando da Genova, dove era stato in prigione, torna nella sua Venezia. «Pinsoglio ha provato ad immaginare questo viaggio di ritorno a piedi, attraversando idealmente qualcuna delle nostre vigne. E’ sicuramente più verosimile rispetto all’ipotesi di aver circumnavigato l’Italia da Genova a Venezia. Potrebbe essersi recato a piedi fino ad un imbarcadero nei pressi di Piacenza ed essere arrivato via fiume fino al Delta del Po, e da lì aver raggiunto Venezia”.
Alle opere previste se ne è poi aggiunta una ventunesima, pubblicata in copertina, omaggio all’artista italo greco Carlo Carosso, prematuramente scomparso nel 2007, amico di Lepore e Pinsoglio.
Nelle 60 pagine del libro Lepore ha quindi ricostruito le vicende del viaggiatore veneziano, citando anche gli astigiani che nel corso del tempo hanno provato un forte interesse culturale per la Cina, contribuendo anche a formare e arricchire la sezione dedicata alle collezioni dell’Antico Oriente ospitate a Palazzo Mazzetti: dall’ammiraglio Secondo Guglielminetti all’esploratore Giacomo Bove.

Gli altri progetti

Un libro da cui nasceranno altri progetti. “Abbiamo in mente – ha anticipato Lepore – l’allestimento di una mostra con i 21 dipinti. Inoltre questo tema ispirerà la sfilata di fine anno dell’istituto Castigliano che vedrà protagonisti gli studenti dell’indirizzo Moda, progetto che mi coinvolge in qualità di insegnante dell’istituto”.
Da parte sua Pinsoglio ha pronunciato poche parole, preferendo “far parlare quadri, penelli e colori”. “L’arte è amicizia dei popoli – ha poi ricordato – e la mia pittura da sempre mira ad unire le persone”.

La parole di Rasero e del console

Articolato l’intervento di Maurizio Rasero, che ha sottolineato “la solida amicizia che sussiste con il popolo cinese”, accresciuta dalle trasferte, da lui stesso guidate, a Wuhan, Pechino e altre città. Proprio a Wuhan si è svolta la maratona universitaria, a cui hanno partecipato quattro studenti iscritti al corso di laurea in Scienze motorie di Asti, con la studentessa Isabella Caposieno di Montafia giunta prima al traguardo.
“Asti saluta con calore il console generale della Repubblica popolare cinese e la delegazione che l’accompagna”, ha detto. “Quale rappresentante di questo territorio sono lieto di ricevervi e ringrazio il vostro Paese per l’accoglienza  riservata alle delegazioni astigiane nei numerosi soggiorni in Cina. L’Astigiano, come il Piemonte è una terra accogliente per tradizione, aperta alle novità e all’amicizia con culture e popoli provenienti da altri stati e continenti”.
Il console generale si è soffermato sui colloqui fra il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, che hanno prodotto buoni risultati, e ha ricordato i numerosi accordi che vedono coinvolta la Cina con l’estero, a livello nazionale o locale (regioni e città).

 

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