E’ stata presentata come una festa dedicata principalmente agli astigiani, ma anche come la tappa di un percorso volto ad un nuovo rilancio, la 26esima edizione di AstiMusica, il festival in programma in piazza Cattedrale da mercoledì 5 a domenica 16 luglio.
A parlarne, ieri (martedì) in conferenza stampa, il direttore artistico Massimo Cotto, l’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi, il sindaco Maurizio Rasero e il dirigente del settore Cultura Angelo Demarchis.

Il commento del sindaco

«Dopo il successo di AstiMusica 25, edizione della rinascita, abbiamo lavorato alacremente per la candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2025. Forti di questa esperienza, la nuova edizione di AstiMusica rimarrà il fulcro dell’aggregazione musicale cittadina ed è pronta, finalmente, ad evolversi per le edizioni future. Dobbiamo infatti ragionare su come migliorare un evento che rappresenta una festa, ormai giunto alle 26esima edizione, interrotto solo a causa del lockdown. Ad esempio, se vogliamo fare un ulteriore salto di qualità, dobbiamo ragionare se spostare la manifestazione da piazza Cattedrale ad altri luoghi della città, anche per non avere il vincolo del numero di spettatori che può limitare la scelta degli artisti».

L’assessore Candelaresi

D’accordo l’assessore Candelaresi. «L’edizione di quest’anno – ha aggiunto – è solo il primo tempo del nostro programma biennale. Con il direttore artistico, infatti, siamo già al lavoro sulla prossima edizione. Per quanto riguarda il cartellone di quest’anno, sottolineo in particolare un appuntamento che mi sta molto a cuore: la serata che abbiamo organizzato come Assessorato alla Cultura in collaborazione con il settimanale “La nuova provincia”, impegnato in varie iniziative per celebrare i 70 anni di attività. Un appuntamento figlio della giornata dedicata al rap, promossa come assessorato alla Cultura lo scorso ottobre al Teatro Alfieri, che vedrà protagonisti rapper e trapper astigiani. Rispondendo, così, all’obiettivo che ci siamo prefissati quest’anno: non solo investire nella definizione del cartellone, ma anche restituire il festival agli astigiani».

Le parole del direttore artistico Massimo Cotto

Gli ha fatto eco Massimo Cotto. «Dopo 25 edizioni – raccontato – ci siamo trovati a discutere sul futuro del festival. Non essendoci il tempo per ottenere risultati clamorosi con questa edizione, abbiamo privilagiato l’obiettivo di restituire AstiMusica agli astigiani, proponendo la maggior parte dei concerti senza biglietto di ingresso (proprio come nelle prime edizioni) per favorire la possibilità di trascorrere qualche ora in piazza in compagnia di buona musica. E questo nel rispetto di tutti, quindi limitando i decibel della musica e terminando le serate non oltre la mezzanotte».
«Sicuramente – ha continuato – non è un momento facile, sia a livello economico (dato che lo sforzo delle Amministrazioni comunali è particolarmente ostico quando non intervengono imprenditori o associazioni) sia perché grandi nomi, che in passato garantivano un ritorno in termini economici quasi sicuro, ora non lo assicurano più».
Il discorso è poi proseguito con un confronto con il vicino festival Collisioni. «Siamo in due categorie diverse – ha sottolineato – in quanto Collisioni ha una disponibilità economica molto più elevata, assolutamente non paragonabile alla nostra. Detto questo, l’evoluzione del nostro festival non passa dall’investire tutto su due o tre date, perché sarebbe snaturato».
Si è infine parlato di dove potrebbe svolgersi la rassegna. «Un’ipotesi – ha affermato – potrebbe essere piazza Alfieri, anche solo per le date con gli artisti che richiamano un pubblico più numeroso, mentre i concerti per i quali si prevede un afflusso inferiore potrebbero svolgersi nel cortile del Michelerio. Comunque il ragionamento è aperto».

Gli ingressi

In chiusura il dirigente Demarchis ha parlato della sinergia con il settore privato, dato che AstiMusica è organizzata in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo, Associazione Abbracciamo, Associazione Futura e Wake Up, con sponsor ufficiali Iren, Asp, Banca di Asti e Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.
«Dopo la mia prima esperienza ad AstiMusica da dirigente del settore Cultura e manifestazioni – ha dichiarato – posso affermare che la sfida, ampiamente vinta lo scorso anno, rimane quella di coordinare al meglio le risorse interne, creando una sinergia logistica tra loro e tutti i collaboratori, sponsor, organizzatori per questo splendido esempio di connubio tra pubblico e privato. A questo proposito mi preme anche ringraziare Confartigianato, la cui sede si affaccia in piazza Cattedrale, per il supporto a livello logistico».

Il cartellone

Cotto ha infine presentato il cartellone. «È un’AstiMusica 3×4, se vogliamo, perché abbiamo tre concerti per quattro categorie: i Big, che faranno commuovere, pensare e ballare; New Gen, dedicata alle nuove generazioni verso le quali ci siamo aperti con successo l’anno scorso; Cult, con nomi interessanti per ogni tipo di pubblico e a ingresso gratuito, per permettere agli astigiani di andare in piazza Cattedrale e godersi uno spettacolo senza spendere un euro. La quarta sezione ha Asti al centro, con Asti God’s Talent, il rap cittadino e il contest dedicato ai dj. È un’edizione che torna ad essere per la gente, senza la spasmodica ricerca del grande nome, ma con la voglia di spargere musica».
Di seguito il calendario (dove non indicato il prezzo, il concerto è gratuito):
mercoledì 5 luglio: Alice canta Battiato (ingresso 30 euro intero, 25 euro ridotto per gli abbonati alla stagione del Teatro Alfieri e under 30)
giovedì 6 luglio:  Buena Vista Social Club
venerdì 7 luglio:  Asti DJ’s Contest
sabato 8 luglio: Lo Stato Sociale (ingressi: 5 euro)
domenica 9 luglio: AstiRAP (in collaborazione con “La nuova provincia”)
lunedì 10 luglio: Tenth Sky
martedì 11 luglio: Medy + Artie5  (ingressi: 18 euro)
mercoledì 12 luglio: Clara
giovedì 13 luglio: Giovanni Truppi
venerdì 14 luglio: Erica Mou + Helle
sabato 15 luglio: Pierdavide Carone
domenica 16 luglio: Asti God’s Talent
Prevendite disponibili su http://www.bigliettoveloce.it e presso il Teatro Alfieri di Asti (tel. 0141/399057).