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Massimo Ranieri al Teatro Alfieri per l'omaggio a Viviani
Cultura e Spettacoli

Massimo Ranieri al Teatro Alfieri
per l'omaggio a Viviani

Le poesie, le parole e la musica del teatro di Raffaele Viviani sul palco del Teatro Alfieri di Asti, lunedì alle 21. E' "Viviani Varietà", spettacolo che ha per protagonista Massimo

Le poesie, le parole e la musica del teatro di Raffaele Viviani sul palco del Teatro Alfieri di Asti, lunedì alle 21. E' "Viviani Varietà", spettacolo che ha per protagonista Massimo Ranieri, cantante di origine napoletana tra i più amati e conosciuti del panorama musicale italiano. Quella che il regista Maurizio Scaparro propone è una storia, la storia di Raffaele Viviani (Massimo Ranieri) imbarcato con la sua compagnia di attori e musicisti sul piroscafo Duilio, diretto, nel 1929, da Napoli a Buenos Aires.

Nella lunga traversata Viviani mette in prova lo spettacolo ideato per cercar fortuna nel Nuovo Mondo. Non sa però che il vero debutto avverrà col pubblico degli emigranti imbarcati sulla nave per festeggiare la notte del passaggio dell'Equatore. Ed è proprio il popolo degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente delle sale di terza classe del Duilio a ricoprire il ruolo di protagonista e spettatore del varietà popolare che va in scena.

Una galleria di ritratti in musica che Viviani ha disseminato nelle sue opere e che Ranieri e Scaparro provano a ricomporre in questo spettacolo avvalendosi di una band (Ciro Cascino al pianoforte, Luigi Sigillo al contrabbasso, Donato Sensini ai fiati, Aniello Palomba alla chitarra, Mario Zinno alla batteria) che suona dal vivo le melodie più note di Viviani mentre Ranieri e gli attori Ernesto Lama, Roberto Bani, Angela De Matteo, Mario Zinno, Ivano Schiavi, Gaia Bassi, Antonio Speranza e Martina Giordano cantano nella sala del piroscafo che dà sull'oceano.

«È passato oltre un secolo dalla nascita del varietà come genere -? dice Scaparro ?- , e nella più assoluta imprevedibilità, è diventato negli anni un fenomeno culturale autonomo per originalità di idee, stimolanti confronti e provocazioni che hanno talvolta cambiato la fisionomia del teatro in Europa. Massimo Ranieri ed io abbiamo lavorato con emozione ad uno spettacolo che potesse avere come grande testimone di questo mondo così ricco Raffaele Viviani e il suo teatro, le sue parole e il suo canto scenico, privilegiando così quella parte che nasceva o si sviluppava in quel vitalissimo giacimento culturale e musicale che, per il varietà, erano la Napoli dei quartieri e quella parallela, urbana, aperta all'influenza e alle commistioni con il varietà europeo».

Scena e costumi portano la firma di Lorenzo Cutùli, il disegno luci di Maurizio Fabretti, le elaborazioni musicali sono di Pasquale Scialò, i movimenti coreografici di Franco Miseria e Massimo Ranieri, i testi sono stati curati direttamente dal nipote di Raffaele Viviani, Giuliano Longone Viviani. Spettacolo fuori abbonamento, ingressi 18 e 30 euro, info 0141/399057.

Luca Garrone

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