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Cultura e Spettacoli

Mihaileanu: il falso treno di deportati
e il concerto del direttore deposto

Prende il via oggi, a cura del Circolo Filarmonico Astigiano, un ciclo di spettacoli in occasione del Giorno della Memoria, dal titolo “Concerti e film per raccontare la Storia e accordare passato e presente”. Si inizia oggi, venerdì, alle 10 al Cinema Nuovo Splendor, con una proiezione riservata alle scuole  del film Un Treno per Vivere di Radu Mihaileanu; lo stesso film sarà proiettato per tutti in serata, alle ore 19

Prende il via oggi, a cura del Circolo Filarmonico Astigiano, un ciclo di spettacoli in occasione del Giorno della Memoria, dal titolo “Concerti e film per raccontare la Storia e accordare passato e presente”. Si inizia oggi, venerdì, alle 10 al Cinema Nuovo Splendor, con una proiezione riservata alle scuole  del film Un Treno per Vivere di Radu Mihaileanu; lo stesso film sarà proiettato per tutti in serata, alle ore 19.
La trama. Una sera del 1941 Schlomo irrompe allarmato in un  piccolo villaggio ebreo della Romania: i nazisti stanno deportando tutti  gli abitanti ebrei dei paesi vicini e fra poco toccherà anche a loro. Durante il consiglio dei saggi, che subito si riunisce, Schlomo tira fuori una proposta un po’ bizzarra che però alla fine viene accolta: per sfuggire ai tedeschi, tutti gli abitanti  organizzeranno un falso treno di deportazione, ricoprendo tutti i ruoli necessari, gli ebrei fatti prigionieri, i macchinisti, e anche i nazisti in divisa.

Alle 21,45  sempre al Cinema Nuovo Splendor, proiezione del film Il concerto, di Radu Mihaileanu.
La trama: Andreï Filipov è un direttore d’orchestra deposto dalla politica di Brežnev e derubato della musica e della bacchetta. Rifiutatosi di licenziare la sua orchestra, composta principalmente da musicisti ebrei, è costretto da trent’anni a spolverare e a lucidare la scrivania del nuovo e ottuso direttore del Bolshoi.

Sabato alle 10 al  Cinema Nuovo Splendor C’erano bambini a Terezin, spettacolo riservato alle scuole (inserito in E’ ora di musica): lettura scenica  e musica, con Paolo Zavattaro, voce recitante e Massimiliano Limonetti , clarinetti. Lo spettacolo sarà replicato di sera, alle 21.30. nella chiesa parrocchiale di Settime.
Dalla fine del 1941 alla liberazione, nella città-ghetto di Terezin (nell’attuale Repubblica Ceca) soggiornarono, più o meno a lungo, gli ebrei cecoslovacchi destinati al campo di sterminio di Auschwitz. Tra di loro c’erano anche quindicimila, tra bambini e ragazzi, dei quali sopravvissero meno di cento.

a.g.

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