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Andrea Braido e OSA Monferrato On Stage
Cultura e Spettacoli
Intervista

Monferrato On Stage fa “parlare” il rock e la musica sinfonica con Braido e l’orchestra astigiana

Il concerto “Symphony of Rock”, tappa di Monferrato On Stage 2022, andrà in scena in piazza Piemonte a Roatto domani, domenica 7 agosto

Ci sono proposte che non si possono rifiutare. Proposte che arrivano al momento giusto, in cui tutte le congiunzioni astrali combaciano nel favorirne la realizzazione. E la proposta è quella che la Fondazione Monferrato On Stage ha fatto ad Andrea Braido, chitarrista tra i più noti in Italia, e all’Orchestra Sinfonica di Asti perché dal loro incontro prendesse forma un concerto rock fuori dagli schemi. L’idea nasce dalla mente vulcanica di Cristiano Massaia, deus ex machina di questo “matrimonio” voluto dagli dèi della musica, se esiste un Olimpo delle sette note.

«Il progetto era tra le nostre idee da molto tempo – dice Massaia, presidente della Fondazione MOS – il fatto che ad Asti abbiamo un’orchestra sinfonica ne ha facilitato l’avvio. Ho contattato Andrea Braido, il maestro Silvano Pasini e il presidente dell’OSA Enrico Bellati per sapere se erano interessati. Il resto lo hanno fatto loro. I progetti calati dall’alto di solito non funziono granché. Occorre che le persone che li devono realizzare siano del tutto coinvolte per ottenere un buon risultato e qui vedo professionismo e divertimento insieme, segno che abbiamo scelto la strada giusta».

Il concerto “Symphony of Rock”, tappa di Monferrato On Stage 2022, andrà in scena in piazza Piemonte a Roatto domani, domenica 7 agosto. Ho raggiunto Andrea Braido, Silvano Pasini e i musicisti dell’orchestra astigiana durante le prove che stanno svolgendo in questi giorni nei locali dello IEM, in via Maggiora, per farmi raccontare qualche curiosità.

Come si fa a far stare insieme due mondi apparentemente così distanti?

«In realtà si tratta di far dialogare due linguaggi, quello della musica rock e quello della musica definiamola “classica” – spiega Silvano Pasini, direttore dell’orchestra – l’impresa può sembrare difficile perché non può esistere anarchia nel suono dei tanti elementi musicali che compongono un’orchestra: bisogna trovare una sintesi e tenere insieme le varie voci, ma la contaminazione con il rock non è impossibile perché la buona musica non ha confini o barriere. Ancora più facile quando si lavora con un chitarrista di prim’ordine come Andrea».

Braido, è difficile suonare con un’orchestra sinfonica?

«Certo, è diverso passare dalla libertà assoluta della chitarra elettrica al seguire un mondo musicale con le sue regole codificate. Ma ben vengano queste regole: la disciplina non mi manca e nel lavoro sono molto “tedesco”. Quest’esperienza mi dà la possibilità di mettermi alla prova e sono molto “gasato” per questo. Devo entrare negli spazi e nei tempi di un nuovo linguaggio, io che sono un autodidatta della musica, ma ce la metterò tutta per riuscire ad instaurare questo dialogo».

Avete scelto una scaletta che va dai Pink Floyd ai Led Zeppelin, passando per Deep Purple, Queen e molti altri artisti del rock. Quali sono state le difficoltà maggiori nel cucire insieme il tessuto dei due mondi musicali?

«Abbiamo dovuto lavorare sugli arrangiamenti – spiega il maestro Pasini – come dicevo, dobbiamo tenere conto delle varie voci di un’orchestra di 40 elementi. In questo mi ha aiutato il nostro Beppe Lombardi, bassista dell’orchestra e grande esperto di rock. Direi che siamo riusciti ad ottenere il risultato che volevamo raggiungere. La musica, la buona musica, non deve essere “impettita”, deve arrivare a tutti e dare gioia ed emozioni, senza preclusioni e senza aver paura delle contaminazioni, sulle quali con l’OSA lavoriamo da sempre. Bisogna divertire, divertendosi».

Lombardi, rock e classica sono quindi musiche affini?

«Sembra difficile concepire uno schema di musica che le contempli insieme – dice Beppe Lombardi – ed è una bella sfida che però non è impossibile. I due mondi non sono così lontani e quando scopri di essere riuscito a fonderli insieme, ti esplode il cuore dalla felicità».

Lascio Braido, Pasini, Lombardi e tutti gli altri musicisti al loro lavoro, non prima di aver ascoltato l’esecuzione di “Smoke on the whater” dei Deep Purple: emozione pura. Il concerto si annuncia come l’evento dell’estate del Monferrato e non solo. Appuntamento domani sera a Roatto, dunque. Non potete mancare!

Nelle foto le prove del concerto “Symphony of Rock” allo IEM

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