Termina la prima parte della rassegna “Le sfide della fede”, incentrata sul rapporto tra uomo e Dio, promossa dal Teatro degli Acerbi e dall’istituto Oblati di San Giuseppe Marello in collaborazione con il Progetto culturale della Diocesi.
Domenica 30 marzo, alle 17 allo Spazio Kor, in scena “Come foglie, come vento, come morbidi pani”, incontro poetico con Antonio Catalano e monsignor Francesco Ravinale, vescovo emerito della diocesi di Asti.
Il tema
«E’ una rilettura immaginaria della vita di San Francesco – spiegano i promotori – che si focalizza sull’attualità del suo messaggio di povertà, ripercorrendo il viaggio iniziatico e i relativi incontri lungo il cammino immaginati da Catalano: l’incontro con la madre, la povertà, i panettieri e, soprattutto, con la beata ignoranza. Ignoranza intesa come forma di conoscenza, meraviglia e santificazione. In ogni occasione San Francesco si fa più semplice, povero, vicino alla terra e alle sue creature».
«Attraverso il dialogo tra Padre Ravinale e Catalano – continuano – si approfondirà, quindi, la scoperta di un San Francesco “primitivo” che, nella semplicità del cuore e del pensiero, trova la strada della felicità. Francesco rimane un grande maestro che, con il suo pensiero, scavalca i secoli per arrivare a noi con il suo messaggio d’amore e di pace».
Il lavoro su San Francesco completa la trilogia di Catalano iniziata con il “Vangelo raccontato da un asino patentato” e “Artabàn – La leggenda del quarto re mago”.
A disposizione “La mensa di San Francesco”
Da ricordare che, in occasione dello spettacolo, allo Spazio Kor il pubblico troverà “La mensa di San Francesco”, tavola apparecchiata con elementi naturali (rami, foglie, piume, frutta), proposta come «museo portatile che espone le meraviglie della natura».
Ingresso libero ad offerta.
Per informazioni: 351/8978847.
La rassegna, che proseguirà ad ottobre, è realizzata insieme al Comune, con la partnership di Spazio Kor e maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo. A sostenerla anche le Fondazioni CrAsti e Crt, oltre a numerose aziende locali che credono nel progetto.