Un contributo importante alla ricostruzione della storia della Camera del lavoro e, al contempo, del movimento sindacale e della città. E' quello fornito dalla Cgil che, a due anni dalla firma
Un contributo importante alla ricostruzione della storia della Camera del lavoro e, al contempo, del movimento sindacale e della città. E' quello fornito dalla Cgil che, a due anni dalla firma della convenzione con l'Israt (Istituto per la storia della Resistenza), ha presentato ufficialmente, nei giorni scorsi, il primo inventario sintetico dell'Archivio storico della Cgil provinciale, che dal prossimo 1° ottobre sarà messo a disposizione di studiosi, appassionati e semplici curiosi nella sede dell'Israt a Palazzo Ottolenghi.
«La convenzione con l'istituto – ha spiegato Mario Amerio, segretario Spi (categoria pensionati Cgil) e responsabile dell'Archivio – è stato il primo passo per la costituzione di un archivio – che si va ad aggiungere ai 55 già presenti in Italia (di cui 4 in Piemonte), che servirà a documentare la storia del sindacato, integrando il primo fondo nato tren'tanni fa, che arrivava fino al 1947. In sostanza, quindi, attraverso il conferimento all'Israt di numerosi metri lineari di documenti (atti, verbali, volantini…), saremo in grado di coprire un secolo di storia, dalla fine dell'Ottocento alla fine del Novecento».
Il lavoro procede, quindi, per cui è stata rinnovata la convenzione con l'Istituto, scaduta in questi giorni. La prossima tappa sarà appunto, da ottobre, la libera consultazione aperta a ricercatori, studenti, cittadini interessati, con l'organizzazione di iniziative formative (convegni, dibattiti, giornate di studio) dedicate alla storia, ai valori e all'identità del sindacato, in particolare destinati ai giovani.
«Il percorso di collaborazione con la Cgil – commenta Mario Renosio, direttore Israt – parte da lontano, appunto a trent'anni fa con il conferimento del primo fondo. Poi abbiamo firmato la convenzione per dare vita all'archivio, del quale, in Istituto, è responsabile Nicoletta Fasano. Un accordo nato per la consapevolezza del valore storico della documentazione prodotta dalla Cgil, nonché del fatto che questo materiale deve essere messo a disposizione. Il lavoro è stato svolto anche grazie all'ausilio di tre volontari – Francesco Villata, Franca Pavanelli, Aldo Vigna – che si sono occupati del riordino del materiale con molta attenzione e passione». Soddisfatto il segretario generale provinciale Cgil Giovanni Prezioso. «Ritenevamo importante – ha affermato – archiviare e diffondere i nostri materiali, un dovere per un'organizzazione come la nostra che ha scritto la storia del territorio. Altro obiettivo dell'iniziativa è dimostrare come la classe operaia sia stata artefice della storia, creando quel livello di democrazia e civilità che oggi vediamo».
Elisa Ferrando