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Nello studio di “Amici” l’abbraccio di TrigNo con la famiglia

Durante la striscia quotidiana di ieri il cantante astigiano ha ricevuto la visita dei genitori e dei fratelli

Tanta emozione, ieri (mercoledì) nel corso del dailytime del talent show “Amici” di Maria De Filippi – la striscia quotidiana in onda al pomeriggio su Canale 5 e alla sera su La 5 – per il finalista TrigNo. Ovvero, l’astigiano Pietro Bagnadentro, che si contenderà la vittoria dell’edizione 2025 con altri quattro concorrenti nel corso della finale di domenica 18 maggio.
A sorpresa, infatti, sono arrivati in studio i genitori – l’avvocato Paolo Bagnadentro e la dentista Simonetta Carzino – insieme ai fratelli Tommaso e Lorenzo. Una sorpresa organizzata dalla produzione che ha riguardato, nella puntata di ieri, anche il ballerino Daniele.

L’abbraccio con la famiglia

Inizialmente a TrigNo è stato detto di recarsi nello studio, dove è stato invitato a scoprire quattro oggetti che erano stati collocati per l’occasione: un paio di scarpe da calcio, un quadro, un libro di poesie e un pianoforte. E’ stato lui stesso a svelare l’importanza che rivestono. “Le scarpe da calcio, dai tacchetti consumati – ha affermato – sono molto importanti perché sono legate ad un periodo della mia vita che ricordo con il sorriso, anche se l’ultima volta che ho visto un campo da calcio sono uscito piangendo perché mi ero rotto per la seconda volta il ginocchio. Lacrime di dolore, ma anche di delusione, perché dovuto abbandonare quello sport. A vedermi adesso, però – ha sottolineato – penso che sia andato tutto per il meglio. Quando giocavo, mio padre mi diceva sempre che all’inizio commettevo errori, ma poi miglioravo nettamente nel corso della partita, soprattutto nel secondo tempo. Anche qui ho sicuramente sbagliato all’inizio, perché dovevo prendere le misure con i professori, i compagni e il pubblico. Ma poi, anche in questo caso, qualche goal l’ho fatto”.
TrigNo ha quindi scoperto il secondo oggetto, spiegando che si trattava di un quadro che aveva realizzato, e il terzo, un libro di poesie, intitolato “Sfogliando parole”, scritto dal nonno che non ha mai conosciuto. “Me lo tengo stretto da anni e l’ho letto più volte. Mi manca la figura del nonno: di lui mi rimangono questo volume e i racconti di mio padre”.
TrigNo ha poi ascoltato la voce fuori campo del papà, che si è rivolto al figlio per incitarlo, descrivendone anche le qualità e ricordando i tanti momenti vissuti in famiglia. Poi ha scoperto il telo sul pianoforte e ha cominciato a suonare un brano.
In quel momento sono entrati in studio i genitori, salutandolo e baciandolo, seguiti dai fratelli. Dopo il simpatico video di saluto degli amici di Milano, la visita a sorpresa si è conclusa con un abbraccio di famiglia.

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