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Asti Film Festival 2022
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Teatro Alfieri

Nicola Nocella: «La crisi è delle sale, non del cinema»

Lo ha ricordato l’attore alle premiazioni dell’Asti International Film Festival, in occasione del dibattito con alcuni colleghi, tra cui Laura Morante e Vincent Riotta

Si è conclusa domenica scorsa la XII edizione di Asti International Film Festival, organizzata da Sciarada Produzioni in collaborazione con il circolo cinematografico Vertigo e l’assessorato alla Cultura del Comune di Asti.
In Sala Pastrone si è infatti tenuta la premiazione, durante cui sono state decretate le pellicole vincitrici tra le 153 in concorso, italiane e internazionali, suddivise in sette sezioni: Asti Doc e Asti Doc int (documentari italiani e stranieri); Asti Short e Asti Short int (cortometraggi); La prima cosa bella e La prima cosa bella international (opere prime di lungometraggio).
Infine la sezione dedicata ai cortometraggi internazionali di animazione.

Il dibattito

Sul palco della sala, chiamati dall’ideatore e direttore del festival, Riccardo Costa, e dal critico cinematografico Filippo Mazzarella, si sono susseguiti i numerosi premiati.
Presente anche l’attore canellese Andrea Bosca – volto noto in televisione e a teatro – che ha consegnato alcuni riconoscimenti.
Poi l’evento è proseguito al Teatro Alfieri con un dibattito sui cambiamenti del cinema italiano cui hanno partecipato l’attrice Laura Morante, il cantautore Davide De Marinis, l’attore Roberto Ciufoli, componente della Premiata ditta con Pino Insegno, il critico Paolo Mereghetti (di cui si è festeggiato anche il trentennale dell’uscita del suo “Dizionario dei film”), gli attori Vincent Riotta (noto per aver fatto parte del cast del film “House of Gucci” e di serie televisive come “Alias”) e Nicola Nocella ( che ha recitato in film come “Tolo tolo” e “Belli di papà”).
«L’idea è che ognuno degli ospiti – ha esordito Filippo Mazzarella – racconti cosa sta succedendo al cinema italiano in questo periodo».
«E’ un momento delicato per le sale – ha affermato Laura Morante – si gira di più per le piattaforme televisive. Anche io, che in precedenza ho sempre fatto poca televisione, mi sono ritrovata a girare numerose serie».
La gente, infatti, va sempre meno al cinema. «Però non è la stessa cosa vedere un film sullo schermo televisivo, distratti mentre si fanno altre cose, piuttosto che al cinema – ha continuato – un equivoco che riguarda l’arte in generale. Attualmente, infatti, quello che si valuta sono i numeri, non il modo in cui l’arte viene fruita».
Andare al cinema, che dovrebbe essere una sorta di rito condiviso, si sta quindi perdendo, «a favore della comodità», ha sottolineato Roberto Ciufoli.
«Questi due anni post pandemia – ha aggiunto Paolo Mereghetti – hanno cambiato il rapporto spettatore-sala, oltre al modo di produrre e di raccontare». Si è persa cioè la qualità, preferendo la quantità. «Si è condizionati dalle produzioni estere, soprattutto americane – ha aggiunto Vincent Riotta – mentre il film italiano deve rimanere tale».
Il cinema, hanno alla fine concordato tutti gli ospiti, deve tornare ad essere condivisione per vivere insieme le emozioni che trasmette.
«La crisi, infatti – ha concluso Nicola Nocella – non è del cinema, ma delle sale».
Davide De Marinis ha poi cantato alcuni brani, sia scritti da lui e sia di Lucio Battisti.

I premi speciali e lo spettacolo

Dopodiché sono stati consegnati i premi speciali (che si sono andati ad affiancare ai riconoscimenti assegnati ai vincitori delle varie sezioni del festival).
A Roberto Ciufoli è stato assegnato il Premio Allegria e Felicità, intitolato ai gemelli astigiani Bruno e Gianni Bugnano; a Davide De Marinis il Premio “Giulio Ariosto”; all’attore Sergio Forconi – noto sul grande schermo per numerosi film, tra cui “Il laureato” e “Il ciclone” – il Premio alla Carriera e a Laura Morante e Vincent Riotta il Premio Città di Asti.
Al termine Laura Morante è salita sul palco con lo spettacolo-racconto tratto dal suo libro “Brividi Immorali”, i cui incassi sono stati devoluti alla Lilt (Lega Italiana per la lotta ai tumori).

I premi divisi per categoria

ANIMAZIONE: Miglior film ex-aequo “Fetch” di Sam Gill (USA) e “Reduction” di Reka Anna Szakaly (Ungheria) –

ASTI DOC INT: Miglior film “Dajla: Cinema and Oblivion” di Arturo Duenas Herrero (Plexi Medio) – Miglior regia Antti Haase per “The Master Brewer” (Plexi Piccolo) – Premio del Pubblico “Uncle Tony” di Robert Clem – Premio Giuria Giovani “Milkless” di Lidia Andreea Ilie.

ASTI DOC ITA: Miglior film “Tutto il mondo fuori” di Ignazio Oliva (Plexi Medio) – Miglior regia Francesco Del Grosso per “Peso morto” (Plexi Piccolo) – Premio del Pubblico “Arazul” di Matteo Alemanno – Premio Giuria Giovani “Nei giardini della mente” di Matteo Balsamo – Premio Sala Pastrone “Filmopoli” di Andrea Icardi.

ASTI SHORT INT: Miglior film “Backseat Daisy” di Aymaric Nicolet – Miglior regia Jordi Calvet per “Takbir” – Miglior attore Simon Parmentier per “Bad Joke” – Miglior attrice Claire Shenstone Harris per “3 seconds in, 6 seconds out” – Premio del Pubblico “Canelones” di Nicolas Meyer (Argentina) – Premio Giuria Giovani “Wine” di Anna Demianenco – Menzione speciale Giuria critica “A circle” di Mariya Lukavska (Plexi Medio).

ASTI SHORT ITA: Miglior film “Senza te” di Sergio Falchi (Plexi Medio) – Miglior regia Tommaso Diaceri per “Sempreverdi” – Miglior attore Giordano Petri per “La giostra” e Don Most per “La differenza” – Miglior attrice Francesca Valtorta per “68415” – Premio del Pubblico “Larvae” di Alessandro Rota – Premio Giuria Giovani “In(contro)tempo” di Manuel Amicucci – Premio Asti noir “Dark compost” di Alice Tamburrino – Premio Schermi di Carta “Il vespista” di Francesco Crivaro – Premio Reale Mutua a Mingo De Pasquale per “Mica scemo”. Menzioni speciali per gli effetti speciali a “Scomparire” di Daniele Nicolosi e “Malia” di Valerio Marcozzi.

PRIMA COSA BELLA INT: Miglior film “A cross in the desert” di Hadzi-Aleksandar Djurovic – Miglior regia Marielle Sjomo Salmstad per “Generation Tochter” – Miglior attore Alex Van Ric per “Lost in the city” – Miglior attrice Luz Cipriota per “Malos Aires” – Premio del Pubblico “The writer is dead” di Shahab Hosseini – Premio Giuria Giovani “Onlyhuman” di Yana Klimova-Yusupova.

PRIMA COSA BELLA ITA: Miglior film “Querido Fidel” di Viviana Calò – Miglior regia Alessandro Celli per “Mondocane” – Miglior attore Andrea Bruschi e Diego Ribon per “Un mondo fantastico” – Miglior attrice Elena Radoninich per “Una relazione” – Premio del Pubblico “Californie” di Cassigoli – Premio Giuria Giovani “Il legionario” di Hleb Papou.

Photogallery di Maria Grazia Billi

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