Sono stati circa 200 gli abbonati alla stagione teatrale di Nizza Monferrato, organizzata come di consueto al Teatro Sociale dall’Assessorato alla Cultura con “Arte e tecnica” e la Fondazione Piemonte dal Vivo. «Un risultato soddisfacente, nonché tutt’altro che scontato – commenta l’assessore Ausilia Quaglia – Va sommato al numero elevato di biglietti venduti per ciascuna opera in cartellone».
Frequentata l’intera rassegna, con picchi di presenze per “La luna e i falò”, in scena Andrea Bosca nell’adattamento dal romanzo di Cesare Pavese, in cui la sala era “sold out” già con molti giorni di anticipo. «Le tematiche proposte erano particolarmente aderenti alla realtà – prosegue l’assessore – le aspettative dei genitori, i pregiudizi, la guerra, l’amicizia. Lavoreremo insieme, come fatto finora, per organizzare una stagione 23/24 che da un lato possa divertire ma che dall’altro susciti riflessioni e consapevolezze: il teatro è anche una potente forma di educazione».
Il direttore artistico Mario Nosengo sottolinea come si è trovato un pubblico nuovo: «Dopo la pandemia è cambiata molto la nostra platea, con abbonati storici che hanno lasciato il posto a nuovi spettatori. Credo che nel momento attuale, il cambiamento generazionale possa essere un segno di ottima salute per il teatro in generale e per questa stagione, da sempre un fiore all’occhiello della proposta culturale nicese».
La stagione teatrale di Nizza è un progetto “Le colline dei teatri”, sostenuto dalle fondazioni Crt e CrAsti e dalla sponsorizzazione della Banca di Asti.