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Officine Carabà: “Guardiamo all’Europae abbiamo storie diverse: ora viaggiaremo”
Cultura e Spettacoli

Officine Carabà: “Guardiamo all’Europa
e abbiamo storie diverse: ora viaggiaremo”

Perché organizzare eventi musicali ad Asti e provincia?Perché no? Proporre cultura, in maniera professionale e attenta, è sempre arricchente. Vale la pena provare a portare qui dove noi siamo

Perché organizzare eventi musicali ad Asti e provincia?
Perché no? Proporre cultura, in maniera professionale e attenta, è sempre arricchente. Vale la pena provare a portare qui dove noi siamo radicati lo stesso tipo di proposta culturale che c’è in altri paesi europei.
Quali competenze ed esperienze avete?
Il nostro gruppo di lavoro è particolarmente eterogeneo. Le cinque persone che ne fanno parte hanno affrontato percorsi creativi diversi: editoria, musica, illustrazioni, cinema e design. Questa commistione è uno dei punti distintivi nel nostro lavoro.
Che tipo di lavoro fate per il vostro evento?
I mesi che precedono la realizzazione di FuoriLuogo sono fatti di molta ricerca, continui incontri e confronti con tutte le collaborazioni che andranno a comporre il mosaico del festival. Per noi sono poi importanti due aspetti: il fundraising e la comunicazione dell’identità, pertanto molto tempo lo dedichiamo al coinvolgimento dei partner e allo sviluppo di un’immagine coerente con i contenuti che proponiamo. Per la crescita di FuoriLuogo da quest’anno cominceremo a fare un’altra cosa che riteniamo molto utile in quest’epoca: viaggiare.
Cosa avete capito, cosa vorreste fare e quali problemi avete rispetto al contesto?
Crediamo di aver capito che se il pubblico a cui ci si rivolge è messo nelle condizioni di comprendere i contenuti proposti e in qualche modo di sentirsene parte, questo ripaga di tutti gli sforzi fatti nei mesi precedenti. FuoriLuogo è solo alla seconda edizione ma crediamo che le linee guida che abbiamo tracciato siano quelle giuste. Vorremmo che il festival avesse una crescita progressiva e coerente come tra la prima e la seconda edizione e che di anno in anno rafforzasse la sua identità, fidelizzando il pubblico e venendo percepito sempre migliore. Nessun problema rispetto al contesto in cui ci siamo calati: eravamo consapevoli fin dall’inizio che il nostro evento per essere capito appieno avrebbe avuto bisogno di tempo. Il compito di rendere FuoriLuogo più “facile” spetta a noi.

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