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Cultura e Spettacoli

Ogni intervento urbanistico nuovo
dovrà rispettare il piano di gestione

«Il tanto atteso riconoscimento è arrivato: adesso tocca a noi giocare la partita, mantenere quanto l'umanità ci ha affidato». Più che sagge parole una riflessione a voce alta che il sindaco

«Il tanto atteso riconoscimento è arrivato: adesso tocca a noi giocare la partita, mantenere quanto l'umanità ci ha affidato». Più che sagge parole una riflessione a voce alta che il sindaco Marco Gabusi ha condiviso con il suo staff e con quanti, in questi giorni, chiedevano un suo commento sull'eccezionale risultato ottenuto a Doha. «L'essere riconosciuti Patrimonio dell'Unesco è una grande responsabilità di cui tutti, dico tutti, dobbiamo essere coscienti: pubblico e privato devono lavorare in sinergia verso un'unica meta».

Responsabilità, come dice Gabusi, che per la Capitale del Moscato e dello Spumante, è doppia: non solo sull'area vitata del Moscato ma, anche, la componente urbanistica. Nella "core zone" canellese, infatti, «è inclusa ? si legge nel sito ufficiale della candidatura – una parte significativa del centro urbano di Canelli?.in cui dalla seconda metà dell'Ottocento si è avviata la tradizione spumantiera piemontese (e italiana). Le industrie spumantiere possiedono imponenti spazi di lavorazione, denominati "cattedrali sotterranee"?». Che cosa significa, dunque, questa sottolineatura? Quali sono i vincoli, se ve ne sono, sullo sviluppo urbanistico del centro storico? E come influenzerà gli interventi sull'area interessata?

Domande che in molti si pongono in questi giorni di comprensibile euforia, alle quali fornisce i primi chiarimenti Giorgio Musso, segretario e direttore generale del Comune. «L'inclusione del centro urbano nell'area tutelata dall'Unesco porta con sé certamente dei vincoli ma, anche, enormi opportunità». Grosso modo rientrano nel patrimonio dell'Umanità l'antico borgo di Villanuova e tutte le porzioni che degradano sin verso piazza Cavour. «Il piano regolatore recentemente approvato ? spiega Musso ? recepisce già le indicazioni fornite dalla Regione Piemonte pianificate sulle linee guida dell'Unesco. Indicazioni che riguardano soprattutto l'area vitata e gli interventi sulle aree agricole ma, anche, importanti disposizioni sugli interventi urbanistici del centro storico».

In sostanza, ogni miglioria che si vorrà apportare tra le colline del Moscato "Canelli" così come nel tessuto urbano «dovranno rispettare rigorosamente quanto stabilito dal piano regolatore, che sono emanazione di Regione e Unesco. Ma -? aggiunge il segretario generale del Comune -? tutto sarà regolato dal "Piano di gestione" che Ministero dei Beni Culturali, Ministero dell'Agricoltura, Regione in accordo con i Comuni dovranno redigere. Sarà questo il documento-guida che stabilirà i paletti per ogni tipologia di intervento». Rigidità, insomma, nel rispetto delle regole che diventano opportunità nel rispetto dell'ambiente, nella cura del territorio e del "bello" diffuso. D'altronde, non c'era chi gridava allo scandalo contro i capannoni nelle fonde e i troppi muri di sostegno in cemento armato?

Giovanni Vassallo

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