Si intitola “Al termine della notte” il cortometraggio che vede fra i protagonisti l’attore astigiano Cristiano Omedé. Lavoro che sarà presentato sabato 27 luglio in anteprima internazionale al Giffoni film festival, dove ha ottenuto la selezione ufficiale nella prestigiosa categoria “Parental Experience”.
Cristiano, sarà presente quel giorno?
Non so ancora, potrei essere impegnato sul set.
Di cosa parla il “corto”?
E’ un film intimo ed intenso, ambientato in una Torino inedita e affascinante a causa di una eclissi solare molto lunga, che fa da contrasto alla vicenda della piccola protagonista, Luna, che sembra quasi una favola. La bambina è intenta a far tornare insieme i suoi genitori ma, durante il cammino, le tenebre e la città non sono clementi, per cui finisce per perdersi. L’incontro fortuito con una donna misteriosa le consentirà di superare la notte.
Lei chi interpreta?
Il padre di Luna, l’unico personaggio maschile. Una parte scelta per me dal regista, Stefano Moscone, che avevo già conosciuto in un’altra occasione.
La particolarità è che si tratta di una produzione molto giovane, che coinvolge numerosi attori e maestranze piemontesi, con il sostegno della Piemonte Film Commission.
Quando è stato girato?
Nel dicembre 2023. Considerato che si tratta di un lavoro strutturato, della lunghezza di 20 minuti, i tempi di lavorazione sono stati decisamente stretti.
La carriera e i progetti futuri
Il cinema è parte importante della sua carriera?
Posso dire che rappresenta una parte dell’attività professionale, di cui nel 2024 festeggio i 15 anni.
Per quanto riguarda il cinema ho sempre ricoperto ruoli da attore protagonista in cortometraggi di nicchia. Avendo cominciato nel teatro, dopo aver frequentato la scuola di recitazione triennale fondata e diretta da Massimo Scaglione, ho sempre dato molto spazio alla parte attoriale nella mia carriera.
Parimenti, ho affiancato al cinema anche tanta pubblicità – che mi ha concesso, essendo diventato testimonial di importanti marchi internzionali (come Pal Zileri, Geox, Sun68), di diventare un volto faniliare – e la televisione. In quest’ultimo caso ho recitato piccole parti in alcune serie televisive (Centovetrine, Rocco Schiavone), parti continuative in alcune trasmissioni (Così fan tutte, Ale&Franz Show) e ho affiancato numerosi e famosi conduttori (Amadeus, Carlo Conti) nelle telepromozioni.
Cosa vede nel suo futuro?
Non nascondo che la selezione al Giffoni Film Festival sia arrivata al momento giusto per regalarmi quelle conferme sul percorso intrapreso che attendevo. Stavo vivendo un momento di perplessità, in quanto questa è una professione fatta di “alti e bassi” che porta a mettersi spesso in discussione.
La selezione al festival mi ha rincuorato e ora vedo chiaro il mio futuro. Sperimenterò programmi televisivi che oscillano tra racconto attoriale e televisivo, guardando alla televisione generalista, ai canali tematici e al web.