È unindagine a tinte noir, con svariati omicidi, un colpevole da scoprire e un inquietante legame con lincidente alla centrale nucleare di Fukushima. Un romanzo scritto con frasi brevi,
È unindagine a tinte noir, con svariati omicidi, un colpevole da scoprire e un inquietante legame con lincidente alla centrale nucleare di Fukushima. Un romanzo scritto con frasi brevi, passo svelto, in mente forse più un film thriller americano che un romanzo tradizionale. Eppure, nonostante le aspirazioni anglosassoni, è stato scritto da un nicese: Beppe Patarino, 64 anni, attualmente al lavoro nel settore alberghiero ma con sulle spalle svariate professioni che lo hanno portato a trasferirsi persino per 2 anni in Kenya.
Il titolo è Il sogno della vendetta, lo ha pubblicato lacquese Impressioni Grafiche e ha ben visibile, sulla copertina nera, una katana, la tradizionale spada giapponese tanto di moda dopo il successo degli action del Sol Levante e il sincretismo dellimmaginario di Quentin Tarantino. «Ho scritto poco, brevi racconti, ma da alcuni anni mi sono interessato allidea di lavorare a un intero romanzo racconta Patarino. La notizia dellincidente a Fukushima mi ha lasciato una sensazione negativa, che volevo esplorare allinterno di una storia di finzione, ma nei panni di una persona comune».
Protagonista è così il giovane giornalista giapponese, trapiantato in Usa, Tomoyuki Koga, sulle tracce dellomicida di Betty Parker, ospite di un amico in una città che non conosce e lungo una pista che lo porterà più vicino al suo paese dorigine. «Ho scritto per oltre 6 mesi, con un ritmo intenso di ricerche: per ogni via, casa o quartiere che mi capitava di raccontare ho esplorato Internet e Google Maps per inserire i dettagli necessari spiega Patarino. Ho anche messo un po di me e della mia vita nei vari personaggi, ma quello che volevo era soprattutto raccontare una storia in grado di intrattenere e incuriosire». Il romanzo è disponibile presso le librerie cittadine.
Fulvio Gatti