“Il bambino chiama la mamma e domanda: Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto? La mamma ascolta, e sorride. Eri un desiderio dentro al cuore.” L’empatia madre e figlio è qualcosa di inscindibile, unico. Come sono indelebili i primi anni di vita dei nostri pargoli: intensi, intrisi in egual misura di meraviglia, stupore, gioia e fatica. Tanti piccoli frammenti che meritano di essere immortalati, per non finire nel dimenticatoio, sempre più sbiaditi. “Otto Said”, il primo libro scritto da Aurora Montalto, astigiana trapiantata da quasi 20 anni nel Regno Unito, nasce dal desiderio di conservare eternamente il “libro dei ricordi più cari” ed essere al contempo narratore discreto dei piccoli-grandi gesti quotidiani di un figlio. Quattro anni di vita, in cui molte mamme, e molte famiglie, possono tranquillamente immedesimarsi.
Aurora, come nasce l’idea di questo libro?
I bambini dicono e fanno cose assurde, a volte è difficile farci caso perché siamo presi da mille cose, oppure le notiamo ma poi le dimentichiamo. Da quando il mio piccolo ha un anno e mezzo ho iniziato a scrivere le cose poetiche e surreali che dice e fa, proprio per salvarle dall’oblio. Ho due quaderni pieni di disegni e sketch che raccontano i nostri momenti, e guardandoli, un giorno ho pensato di mettere tutto assieme.
Che cosa racconta “Otto Said”?
E’ un libro che contiene tanti frammenti: ci sono piccoli momenti e brevi conversazioni col mio bambino, lunghi una pagina ciascuno, dove riporto situazioni a volte molto divertenti, a volte decisamente normali, in cui tanti si riconosceranno. Cerco di essere un narratore invisibile, non aggiungo commenti, lascio che siano le storie a parlare. La quotidianità contiene tantissima meraviglia, c’è solo bisogno di un po’ di tempo e voglia di fermarsi e trovarla. Il libro è in inglese, utile per chi voglia ripassare un po’, con una lettura veloce e leggera, e ci sono elementi in italiano perché io parlo in italiano al mio bambino ma lui mi risponde perlopiù in inglese. Viviamo in Scozia, quindi sta crescendo “bilingue”.
Quando hai messo nero su bianco il tuo progetto?
Ho raccolto materiale per quasi quattro anni e scritto il libro quest’anno, nei ritagli di tempo tra una commissione e l’altra, alternando questo progetto al mio lavoro di illustratrice.
Sei ancora legata alla tua città, Asti?
Quando ero adolescente non vedevo l’ora di scappare, invece adesso non vedo l’ora di tornare. Mi manca vivere in Italia e mi manca la mia città, di cui riscopro la bellezza ogni volta che ritorno. Quando sono ad Asti amo fare passeggiate con la mia mamma e il mio bambino, prendere aperitivi con gli amici, mangiare tantissimi gelati.
Dopo questo libro ne hai altri in cantiere?
Essendo una libera professionista ho sempre tanti progetti in mente e cerco sempre modi per ottimizzare la mia attività. Tra gli obiettivi c’è quello legato alle mie illustrazioni, che si chiamano “Biograffiti”, essendo “graffiti biografici”, che hanno successo con clienti privati – tra cui numerosi astigiani – e che vorrei far crescere in settori diversi, come le aziende, per raccontare la storia di un business. Ho anche scritto un romanzo, in italiano, che ho inviato al Premio Calvino, un concorso per scrittori esordienti, e ne sto scrivendo un altro, un giallo ambientato proprio in Scozia.
Chi è Aurora Montalto
Aurora Montalto è nata ad Asti, ha studiato letteratura all’Università di Torino per poi vivere l’esperienza dell’Erasmus a Glasgow nel 2004. Dal 2011 vive stabilmente in Scozia. Da due anni ha aperto un’attività di illustrazioni personalizzate (www.biograffiti.it). Attualmente vive in un villaggio molto grazioso appena fuori Glasgow, Eaglesham, una Viatosto in “salsa british”. Il suo libro, “Otto Said”, è disponibile presso la Piccola Libreria Indipendente di Asti, prossima all’apertura, e su Amazon. Presso la Piccola Libreria Indipendente sarà anche possibile acquistare timbri, bigliettini e stampe Biograffiti. Aurora ha collaborato anche con il noto bar del centro storico “Stregatto”, per cui ha creato un’opera grafica di disegno.