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Palio: ambizioni ed aspettative dei sette Comuni partecipanti alla corsa

Panoramica sulle accoppiate dei Comitati della Provincia, un paio dei quali con le carte in regola per far saltare il banco

Dopo aver preso in considerazione le accoppiate di Borghi e Rioni cittadini per valutarne le potenzialità e le ambizioni in ottica 4 settembre, passiamo ad analizzare la situazione riguardante i sette Comitati Palio della Provincia.

In ordine alfabetico partiamo da Baldichieri, vincitore nel 2019 del Drappo della corsa riservata ai Comuni. Fantino, confermato, sarà il cuneese Mattia Chiavassa (festeggiato nella foto), che ha montato nelle prove di addestramento di giugno Tarocco, piazzandosi quarto in batteria, e Farfadet du Pecos, mezzosangue con il quale aveva trionfato tre anni or sono. A luglio altri due i cavalli presentati: Readychope e Blue Star, entrambi giunti terzi nella batterie alle quali hanno preso parte. Buone le sensazioni trasmesse da Readychope, preceduto solamente da due soggetti di notevole spessore quali Calliope da Clodia e Carilbom. Impegnativa pure la batteria di Blue Star, giunto sul traguardo alle spalle di Vandà e Vanadio da Clodia.

Canelli: la monta è fuori discussione quanto ad abilità tecniche ed esperienza, trattandosi di Luigi Bruschelli. Il popolare Trecciolino ha preso parte unicamente alle prove di addestramento di giugno, portando al canapo Zodiaca ed Arrajulida. Quarto posto per entrambi i soggetti in batteria, piazzamenti senza infamia e senza lode. Ecco che si fa strada quindi un’ulteriore opzione: Gigi Bruschelli potrebbe montare nel Palio un cavallo visto all’opera nelle prove di addestramento, non di sua proprietà, in grado però di garantirgli buone possibilità di raggiungere la finale.

Castell’Alfero: il Comitato guidato da Fabrizio D’Agostino ha ripuntato quale monta su Gianluca Fais, ad un soffio dal trionfo nel 2019 e più volte in passato fantino del Comune alferese. Assente giustificato alla serata di prove di giugno, Vittorio, questo il soprannome di Fais, ha montato a luglio Venus de Campeda, dando però la sensazione di non forzare tantissimo e di badare soltanto a qualificare il cavallo. A settembre, oltre che Venus de Campeda, il fantino di Siamanna potrebbe prendere in considerazione altri eventuali esemplari che tra giugno e luglio hanno ottenuto la qualificazione.

Moncalvo: il Comune aleramico ha scelto quale fantino per il 2022 Massimo Columbu, detto Veleno II, in passato già chiamato a difendere i colori biancorossi. Assente nella riunione di giugno, Columbu ha montato a luglio due mezzosangue: Antonimaria e Veloce. Il fantino di Gubbio, opzione non da escludere, potrebbe in ogni caso allargare il suo panorama di scelta optando su qualche altro soggetto promosso dopo le prove di addestramento andate in scena allo stadio “Censin Bosia”.

Montechiaro: il giubbetto biancoceleste sarà vestito il prossimo 4 settembre da Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio. Il fantino pistoiese ha preso parte unicamente alle prove di addestramento di giugno, montando nella seconda corsa senza brillare particolarmente Aramis King. Decisamente più positiva grazie alla vittoria conseguita la sua prestazione nella settima prova, vinta da Scompiglio su Zaffiro Azzurro. Potrebbe rientrare  nell’orbita montechiarese anche Zinzula Sedilesa, grigia di sette anni portata al canapo a giugno da Francesconi.

Nizza: opinione di chi scrive, l’accoppiata giallorossa andrà seguita con un occhio di riguardo. Il fantino, Antonio Siri, detto Amsicora, è un “manico” eccellente, tanto bravo nei Palii, dove si è tolto grandi soddisfazioni (di recente a Feltre e a Castel del Piano e nel 2019 a Legnano), quanto in ippodromo, dove ha conseguito il pass per gareggiare con i professionisti. Antonio ha portato e montato ad Asti, tra giugno e luglio, nelle prove di addestramento, una serie di cavalli di elevata qualità. Avrà abbondanza nella scelta. Qualche nome? Bramosu de Campeda, Calliope da Clodia e Zaminde. E ne mancano minimo altri due…. Nizza potrebbe rivelarsi la mina vagante nel Palio 2022.

San Damiano: ottime le potenzialità dell’abbinata rossoblu. Il fantino Stefano Piras, detto Scangeo, ha sempre saputo mettersi in mostra nei Palii e in provincia quando gliene è stata offerta l’opportunità. Brillante la sua prova nel 2019 per San Damiano, una prestazione che gli è valsa la conferma in rossoblu. A giugno, allo stadio, era stato bravo ad imporsi in batteria su  Zeniossu, montando pure nella circostanza Vittorino. Nella riunione di luglio ha invece portato al canapo Umatilla. Con Stefano Piras, San Damiano può dormire sonni tranquilli.

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