Si intitola “1922-2022 Fragile Occidente” la diciannovesima edizione di Passepartout, il festival culturale che si svolgerà ad Asti da venerdì 3 a domenica 12 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con il Comune di Asti e la Regione Piemonte.
A presentarlo, ieri in conferenza stampa, la presidente della Biblioteca Astense Roberta Bellesini, il direttore scientifico Alberto Sinigaglia e l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Imerito. Presente anche Ottavio Coffano, consigliere del festival con Franco Rabino, oltre a Mario Sacco e Sergio Ebarnabo, rispettivamente presidente e vice della Fondazione CrAsti che ha collaborato nell’organizzazione di un incontro.
La fragilità dell’Occidente
“Anche quest’anno – ha spiegato Roberta Bellesini – il festival ospiterà relatori di caratura nazionale. Alcuni di loro erano già stati ospiti in passato, ma li abbiamo invitati di nuovo perché sono tra i maggiori esperti dei temi che verranno trattati”.
Numerosi gli argomenti che arricchiranno il cartellone, che toccheranno la geopolitica, la storia, l’economia, la società, l’ambiente, la fotografia, l’arte e la letteratura.
“Il programma – ha ricordato Sinigaglia – rispetterà la tradizione, in quanto metterà l’anno in corso a confronto con un anno della storia: il 1922, caratterizzato da un’ampia ricchezza di fatti. Lo spunto iniziale è arrivato da un testo. A cent’anni dalla pubblicazione del Tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler ci proponevamo una verifica delle sue profezie. L’invasione russa dell’Ucraina ne fa un tema di drammatica attualità, offrendo le più dure e crudeli verifiche di quanto avevamo sognato, realizzato, conquistato, come i 77 anni di pace in Europa, che credevamo sicura per sempre”.
Tra geopolitica e attualità
Relatori degli incontri tra storia e attualità saranno il filosofo Maurizio Ferraris, il giornalista politico Federico Rampini, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, padre Enzo Bianchi, il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, che si occuperà in particolare della condizione femminile (fragile, ma punteggiata di donne forti e straordinarie). “Di geopolitica – ha evidenziato il direttore scientifico – parleremo in particolare con i due ambasciatori ospiti. Pontecorvo ha seguito direttamente le vicende in Afghanistan per l’ampio contingente militare che l’Italia ha avuto nel Paese e per il ruolo italiano di Nazione Quadro nella regione di Herat,per cui è tra i protagonisti della storia recente. Al suo fianco Gianpaolo Scarante, provvidenziale nel salvataggio di decine di fuggiaschi da Kabul. Insomma, con loro vivremo l’attualità ragionando di storia, che significa anche pensare al futuro”.
Tra arte e archeologia
Non solo. Durante il festival saranno ricordati numerosi altri anniversari nei più diversi ambiti. “Cent’anni fa – ha sottolineato Bellesini – avvenne la scoperta della tomba di Tutankhamon, che diede una scossa agli studi dell’egittologia riaccendendo il suo fascino e l’interesse per la storia dei faraoni. Ne parlerà Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, secondo al mondo per importanza, ma diventato il primo per notorietà e numero di visitatori. Parimenti, cinquant’anni fa un’altra scoperta archeologica suscitò un interesse mondiale: i Bronzi di Riace, come da allora sono chiamate le due statue di bronzo, capolavori dell’arte greca, salvati intatti dal mare di Riace Marina, non lontano da Reggio Calabria. Ricostruirà quella storia affascinante lo scrittore, attore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco”.
L’idea liberale, le dittature del Novecento e “Mani pulite”
“Quest’anno – ha aggiunto Sinigaglia – compie un secolo anche “Rivoluzione liberale”, la rivista fondata da Piero Gobetti. Quanto ha contato l’idea liberale nel ‘900? Che cosa ne è oggi? Che ne sarà? Ne parlerà il professor Fulvio Cammarano, storico dell’Italia liberale. La serata sarà dedicata alla memoria dell’ex ministro Antonio Martino, che a sua volta aveva accettato l’invito a Passepartout per testimoniare la propria esperienza. Sarà un’occasione, quindi, per ragionare partendo dal significato della parola stessa (liberale, appunto), dato che viviamo in un’epoca di distacco totale dalle parole. Basti pensare che non conosciamo il significato di democrazia”.
A seguire sono stati illustrati gli altri temi al centro del festival. L’affermazione delle dittature un secolo fa (dalla Germania alla Russia fino all’Italia, poi dalla Francia alla Spagna), di cui parleranno in due incontri la storica Alessandra Tarquini e il filologo Luciano Canfora. Poi i 100 anni de “L’opinione pubblica”, fondamentale studio del grande giornalista Walter Lippmann. Alessandra Ghisleri, tra i più famosi e autorevoli sondaggisti italiani, spiegherà come ha visto e come vede cambiare l’opinione pubblica nell’era dei social media, della comunicazione incessante e manovrata.
“Non potevamo dimenticare, poi – ha proseguito – i 30 anni dalla stagione di “Mani pulite”. Sarà interessante parlare di quel periodo, tra scoperte ed eccessi, dato che attualmente nel nostro Paese si sta avviando una riforma della giustizia. Dialogheranno su questi temi l’ex magistrato Gherardo Colombo, uno dei protagonisti di “Mani pulite”, e l’ex presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky, maestro del diritto italiano”.
Fragilità e ambiente
Sinigaglia ha poi fatto un riferimento ad un’altra fragilità dell’Occidente, quella ambientale. “Già nel 1922 – ha ricordato – se ne occupava Benedetto Croce, firmando, da ministro del Governo Nitti, la prima Legge sui parchi naturali, come racconterà lo storico dell’arte Salvatore Settis, spiegando lo stretto legame tra natura, bellezza e cultura. Ma clima e ambiente saranno presi in considerazione anche con un’altra prospettiva, quella dal cielo. Roberto Ragazzoni, direttore dell’Osservatorio astronomico di Asiago e costruttore del telescopio del satellite “Cheops”, dialogherà con Giovanni Caprara, presidente dell’UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici), su come dallo spazio sia possibile conoscere meglio la vita sulla Terra e decifrare il futuro del pianeta”.
Collegato al tema dell’ambiente l’incontro con l’architetto astigiano Carlo Ratti, ormai tra le archistar più note al mondo, che spiegherà come l’ecologia si riverbera sulla vita delle città e sulle loro trasformazioni.
Fragilità ed economia
La fragilità dell’Occidente si riverbera anche sull’economia internazionale, tra crisi energetica e sanzioni, e sulle difficoltà delle amministrazioni pubbliche, delle imprese, delle famiglie. Se ne parlerà in due incontri: uno con l’imprenditore e politico Guido Crosetto, l’altro con il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, il presidente della Fondazione CrRAsti Mario Sacco, l’economista Giuseppe Tardivo e il giornalista Luca Ubaldeschi, direttore del “Secolo XIX” di Genova.
“Riguardo a questo tema – ha rivelato Sinigaglia – siamo stati un po’ bloccati dalla bella idea di portare il Festival internazionale dell’economia a Torino, dove si svolgerà dal 31 maggio al 4 giugno. Abbiamo infatti deciso di non fare alcuna concorrenza a quell’evento e di sfruttare l’occasione per ragionare con esperti di politica ed economia regionale e territoriale. A questo proposito ringrazio la Fondazione CrAsti che ha deciso di entrare a far parte della nostra squadra che si propone di rendere sempre di più Passepartout un festival della città, da vivere con orgoglio”.
Gli anniversari nella letteratura
Il 2022 celebra poi un gran numero di centenari di scrittori e personaggi famosi. “Dovendo operare una selezione – ha continuato il direttore scientifico – Passepartout non poteva che scegliere Beppe Fenoglio. Così come Cesare Pavese, è un autore leggendo il quale il mondo ha conosciuto le Langhe molto prima della rinascita e del rilancio del vino piemontese. L’antropologo Piercarlo Grimaldi, che lo ha conosciuto, parlerà dell’amore dello scrittore per la sua terra, le sue storie, per quel piccolo mondo dalle radici troppo profonde per non essere universali”.
“Non potevamo poi dimenticare che cent’anni fa James Joyce pubblicava “Ulysses”. Masolino D’Amico, anglista e critico teatrale, affronterà quel romanzo rivoluzionario che ha condizionato la letteratura del Novecento, sebbene in molti non siano riusciti a leggerlo fino in fondo”.
Sempre a livello di anniversari, il giornalista Michele Smargiassi, a trent’anni dalla morte di Luigi Ghirri, uno dei più influenti fotografi italiani del ‘900, illustrerà il vasto lavoro che svolse sul paesaggio anche d’intesa con Gianni Celati, lo scrittore scomparso in gennaio.
I 30 anni di Ethica
Anche Asti, però, annovera un anniversario importante nel 2022. Trent’anni fa nasceva Ethica, un’organizzazione internazionale che ha avuto tra i suoi fondatori, accanto all’ingegner Giovanni Periale, il filosofo Remo Bodei, il diplomatico e giornalista Vittorio Dan Segre, l’ambasciatore Sergio Romano, il fisico Carlo Brumat e padre Enzo Bianchi. L’incontro che lo vedrà protagonista nasce in collaborazione con Ethica ed è dedicato all’istituzione che nel suo decennale meritò la visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il programma
Venerdì 3 giugno
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Aldo Cazzullo
LA FORZA DELLE ITALIANE
Un secolo punteggiato di donne straordinarie che portano la condizione femminile a essere sempre meno fragile
Sabato 4 giugno
Ore 18 Palco 19
Christian Greco
LA SCOPERTA DI TUTANKHAMON
A cent’anni dalla scoperta della sua tomba, fascino e misteri restano intatti
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Maurizio Ferraris
NE’ DESTINO, NE’ DECLINO
Presente e futuro dell’Occidente secondo uno dei più affermati filosofi italiani
Domenica 5 giugno
Ore 11 Palco 19
Roberto Ragazzoni – Giovanni Caprara
AMBIENTE, IL SATELLITE PROFETA
Un telescopio in orbita svela il futuro della Terra: dialogo tra il suo inventore e il presidente dell’UGIS, Unione Giornalisti Italiani Scientifici
Ore 18 cortile della Biblioteca Astense
Salvatore Settis
IL DIRITTO ALLA BELLEZZA
Natura, arte e cultura: dalla legge firmata da Benedetto Croce a oggi
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Federico Rampini
NOI TRA CINA E AMERICA
Incontro con il giornalista tra i più profondi conoscitori dei due imperi: economia e politica
Lunedì 6 giugno
Ore 18 Palco 19
Alessandra Ghisleri
L’OPINIONE PUBBLICA
Com’è cambiata la testa della “gente” tra giornali in crisi e invadenza dei social network
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Gherardo Colombo – Gustavo Zagrebelsky
QUESTIONE DI GIUSTIZIA
Da Mani pulite alla riforma Cartabia: dialogo tra due maestri del diritto
Martedì 7 giugno
Ore 18 cortile della Biblioteca Astense
Piercarlo Grimaldi
OMERO NON DEVE MORIRE
Beppe Fenoglio: l’epica delle colline e di un mondo piccolo, da salvare
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Guido Crosetto
ECONOMIA DI GUERRA
Un imprenditore e protagonista politico davanti alla crisi energetica e agli altri problemi aggravati dalle nuove contese tra Oriente e Occidente
Mercoledì 8 giugno
Ore 18 Palco 19
Masolino D’Amico
SCANDALOSO ULYSSES
Il romanzo rivoluzionario di James Joyce che ha cambiato la letteratura
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Giovanni Quaglia – Mario Sacco – Giuseppe Tardivo – Luca Ubaldeschi
NELLE NOSTRE TASCHE
Come la tensione internazionale pesa sui Comuni, sull’agricoltura, sulle imprese, sulla nostra vita quotidiana
Giovedì 9 giugno
Ore 18 cortile della Biblioteca Astense
Michele Smargiassi
IN PAROLE E IN IMMAGINI
L’importanza del paesaggio: la lezione del fotografo Luigi Ghirri e dello scrittore Gianni Celati
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Alessandra Tarquini
IL SECOLO DEI DITTATORI
Perché i regimi totalitari si diffusero dalla Spagna alla Russia, dall’Italia alla Germania
Venerdì 10 giugno
Ore 18 cortile della Biblioteca Astense
Carlo Ratti
LA RIVOLUZIONE DELLA CITTA’
Architettura e criteri urbanistici trasformati dalla sostenibilità ambientale
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Luciano Canfora
COME STA LA DEMOCRAZIA
Dalla Grecia antica a oggi: perché “il potere del popolo” ha ogni tanto problemi di salute
Sabato 11 giugno
Ore 11 Palco 19
Enzo Bianchi
CARDIOGRAMMA DEL MONDO
Una rotta per convivere in una società sempre più complessa
Ore 18 cortile della Biblioteca Astense
Fulvio Cammarano
L’ERESIA LIBERALE
Parabola e destino di un’idea. Serata in memoria di Antonio Martino
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Pietrangelo Buttafuoco
LE PIETRE CHE TORNANO
I Bronzi di Riace, la scoperta venuta dal mare che ci affascina ancora
Domenica 12 giugno
Ore 21 cortile della Biblioteca Astense
Stefano Pontecorvo – Gianpaolo Scarante
KABUL, KIEV E POI?
Lo scenario geopolitico secondo due diplomatici di lungo corso che hanno salvato i fuggiaschi dall’Afghanistan
Incontri
Tutti gli incontri saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento del posti disponibili. Inoltre verranno trasmessi in streaming sulla pagina Facebook del festival e successivamente saranno disponibili sul canale YouTube.
Da ricordare che Passepartout si avvale del sostegno di: Comune di Asti, Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione CRT e Reale Mutua Assicurazioni.
L’anteprima
Come anteprima del festival, dal 7 al 28 aprile alle 17.30 in Sala Pastrone, tornerà “Passepartout Cinema”, con quattro proiezioni di film a tema in collaborazione con il Cinecircolo Vertigo: 7 aprile “Il caso Spotlight” (regia Tom McCarthy, 2015), 14 aprile “Il labirinto del silenzio” (regia Giulio Ricciarelli, 2014), 21 aprile “Il federale” (regia Luciano Salce, 1961), 28 aprile “La marcia su Roma” (regia Dino Risi, 1962). Ingresso gratuito nel rispetto delle normative vigenti.