Novità nell’ambito del festival Passepartout, in programma da venerdì 3 a domenica 12 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense con il Comune di Asti e la Regione Piemonte
Intitolato quest’anno “1922-2022 Fragile Occidente”, vedrà relatori numerosi esponenti di spicco del mondo del giornalismo e della cultura. Rispetto al programma presentato nelle scorse settimane, sono state definite nei giorni scorsi alcune variazioni.
Gli aggiornamenti
Al posto del giornalista Federico Rampini, che non potrà partecipare, interverranno Amy Kellogg, giornalista e scrittrice americana con una vasta esperienza in Russia, affiancata dal giornalista de “La Stampa” Domenico Quirico. Parleranno sul tema “Dalla Glasnost di Gorbaciov alla guerra di Putin (domenica 5 giugno ore 21 nel cortile della Biblioteca Astense). Allo stesso modo, al posto dello storico e filologo Luciano Canfora sarà ospite il noto cantautore Paolo Conte che, insieme alla musicologa Manuela Furnari, interverrà su “Razmataz nelle avanguardie”, con riferimento all’opera multimediale da lui realizzata (venerdì 10 giugno alle 21 nel cortile della Biblioteca Astense).
E ancora, sono stati aggiunti due appuntamenti: “Usa-Russia-Cina; sfida totale”, incentrato sulla pericolosa partita che si è accesa tra le grandi potenze del mondo, con Claudio Pagliara, responsabile dell’ufficio di corrispondenza Rai per gli Stati Uniti con sede a New York (domenica 12 giugno alle 11 al Palco 19). E “Il tramonto dell’Occidente” con il noto giornalista Paolo Garimberti che, partendo dall’attacco alla Torri gemelle nel 2001, proseguirà a parlare dell’attuale conflitto in Ucraina e delle mire della Cina sul mondo (domenica 12 giugno alle 18 nel cortile della Biblioteca Astense).
I commenti di Roberta Bellesini e Alberto Sinigaglia
«Anche quest’anno – commenta Roberta Bellesini, presidente della Biblioteca Astense – il festival ospiterà relatori di caratura nazionale. Alcuni di loro erano già stati ospiti in passato, ma li abbiamo invitati di nuovo perché sono tra i maggiori esperti dei temi che verranno trattati».
Numerosi gli argomenti che arricchiranno il cartellone, che toccheranno la geopolitica, la storia, l’economia, la società, l’ambiente, la fotografia, l’arte e la letteratura.
«Il programma – ricorda Alberto Sinigaglia, direttore scientifico di Passepartout – rispetterà la tradizione, in quanto metterà l’anno in corso a confronto con un anno della storia: il 1922, caratterizzato da un’ampia ricchezza di fatti. Lo spunto iniziale è arrivato da un testo. A cent’anni dalla pubblicazione del “Tramonto dell’Occidente” di Oswald Spengler ci proponevamo una verifica delle sue profezie. L’invasione russa dell’Ucraina ne fa un tema di drammatica attualità, offrendo le più dure e crudeli verifiche di quanto avevamo sognato, realizzato e conquistato, come i 77 anni di pace in Europa, che credevamo sicura per sempre».