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Cultura e Spettacoli
Riconoscimento

Patrizia Carnevali premiata a Luccautori con “Il primo giorno”

Ha presentato un racconto in cui la malinconia e l’ironia si amalgamano – Ora pensa ad un romanzo noir

Nel 2023, nell’ambito della prima edizione del Premio Letterario Città di Asti promosso da Letteratura Alternativa Edizioni, aveva ricevuto un riconoscimento speciale con il racconto inedito “La scintilla della speranza”. Dopo circa un anno, Patrizia Carnevali si è nuovamente distinta a Lucca con il racconto “Il primo giorno”, tra i vincitori del Premio Letterario Luccautori.
«Ho sempre avuto la passione per la scrittura, perché scrivere è bello e aiuta ad esprimere gioie e sofferenze», confida Patrizia Carnevali. «Ho frequentato corsi di scirttura e, soprattutto, ho letto molto. Dopodiché una delle mie insegnanti, la scorsa primavera, mi ha incitata a partecipare al concorso di Lucca con un racconto, così l’ho inviato. Dopo tre giorni ho saputo che era stato accolto e dopo qualche mese Demetrio Brandi, ideatore del Premio, mi ha informata che ero tra i finalisti».
Il premio, giunto alla trentesima edizione, si occupa di letteratura, ma anche di cinema e di arte. Il racconto con cui Patrizia Carnevali ha vinto è inserito nella sezione Premio Letterario Racconti nella Rete e, insieme ad altri ventiquattro autori, costituisce l’antologia “Racconti nella rete 2024”.

Le parole dell’autrice

«E’ stata un’esperienza che mi ha arricchita molto – commenta Patrizia – anche perché ero l’unica rappresentante del Piemonte». “Il primo giorno” è un racconto dove la malinconia e l’ironia si amalgamano. «Scritto in prima persona – spiega – tratta il tema della morte, precisamente il giorno della mia scomparsa che ho provato ad immaginare. E’ ambientato nella camera mortuaria prima del funerale dove, attraverso l’ascolto dell’anima, riesco a sentire i pensieri e i sentimenti dei presenti».
Il prossimo obiettivo potrebbe essere la pubblicazione di un romanzo, che l’autrice sta già abbozzando. «Sarà un noir di formazione con parti autobiografiche e non – dice – un genere in cui non mi sono mai sperimentata. Un romanzo che adesso sto scrivendo per me. Poi vedremo».

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