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Cultura e Spettacoli

Per il compleanno di Alfieri
in scena "Antigone" secondo Viecca

«Nella città di Asti,in Piemonte, il dì 17 gennaio dell’anno 1749, io nacqui di nobili, agiati ed onesti parenti.» Così scriveva Vittorio Alfieri nella sua autobiografia “Vita scritta da

«Nella città di Asti,in Piemonte, il dì 17 gennaio dell’anno 1749, io nacqui di nobili, agiati ed onesti parenti.» Così scriveva Vittorio Alfieri nella sua autobiografia “Vita scritta da esso”, anche se il più illustre tra gli astigiani, in effetti, nacque il giorno precedente, il 16 gennaio. Tradizionalmente, le autorità omaggiano il trageda con una corona di fiori ai piedi della sua statua nella piazza a lui dedicata; quest’anno la cerimonia sarà tutta sul palco del Teatro Alfieri.

Oggi (sabato, ore 21) si terrà la prima nazionale di “Antigone”, nell’allestimento diretto da Marco Viecca. L’attrice Daniela Placci vestirà i panni della protagonista, Rossana Peraccio sarà Argia, Eros Emmanuil Papadakis interpreterà Emone mentre lo stesso Viecca sarà Creonte. «È una tragedia nella quale si concentrano in modo evidente le asperità del pensiero alfieriano – spiega la compagnia – contrappone le logiche della ragion di stato a quelle umane: il sentimento è calpestato, umiliato, soffocato, al servizio delle necessità di Tebe e strumentalmente utilizzato dal tiranno.»

Alfieri scrisse la tragedia nel corso di sei anni, tra il 1873 e il 1789, rielaborandola più volte. L’ispirazione per il Nostro fu l’omonima opera di Sofocle, dove Antigone decide di dare sepoltura al cadavere del fratello Polinice contro la volontà del nuovo re di Tebe Creonte. Scoperta, Antigone viene condannata dal re a vivere il resto dei suoi giorni imprigionata in una grotta. Nella tragedia alfieriana, caratterizzata da dialoghi brevi e intensi, i personaggi sono caratterizzati da un’assoluta impermeabilità agli avvenimenti intorno a loro.

Lo spettacolo fa parte del progetto "Vittorio e Antigone a Palazzo” organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, con la compartecipazione del Comune di Asti, la realizzazione della Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro e la collaborazione della Fondazione Centro di Studi Alfieriani di Asti, in occasione della prossima riapertura di Palazzo Alfieri. Collaborano inoltre al progetto il Consorzio Universitario Asti Studi Superiori e l’Associazione ex Allievi Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino.

Marco Viecca, attore e regista, membro a vita dell’Actor’s Center of Rome, tra le varie esperienze teatrali, cinematografiche, registiche e didattiche, è stato coprotagonista nel 2000 dell’edizione del “Divorzio” di Vittorio Alfieri per la regia di Ugo Gregoretti, nella parte del Conte Ciuffini, e insegnante senior lecturer di “tecniche teatrali” nel 2012 presso l’Università statale KUG di Graz, in Austria.

Daniela Placci si occupa da anni di teatro di prosa, teatro musicale, live di musica swing, jazz e blues. Vincitrice di numerosi premi e festival, è stata eletta nel 2000 “miglior voce dell’Emilia Romagna”. In campo teatrale si è dedicata ad autori dell’area austro-tedesca quali Jura Soyfer, Christoph Hein, Werner Schwab, Arthur Schnitzler, lavorando con registi quali Tobias Sosinka, Nico Dietrich; si è occupata di varie pubblicazioni internazionali, come “Die Lebendigkeit Jura Soyfers”, pubblicato dall’istituto INST di Vienna, “Jura Soyfer Teatro 1, Teatro 2” edito da Morlacchi Perugia, “Il Poeta della Vienna Rossa” dello stesso Morlacchi.

Rossana Peraccio ed Eros Emmanuil Papadakis, entrambi giovani attori che vantano una notevole esperienza di palcoscenico a livello nazionale e internazionale, sono stati scelti in seguito alla loro partecipazione al progetto “Vittorio Alfieri e l’Attore”, dedicato a giovani attori professionisti. Hanno partecipato con successo alla seconda edizione del “Concorso per giovani attori Gabriele Accomazzo” risultando fra i premiati. L’ingresso è libero e gratuito.

e.p.r.

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