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Alessandria, Asti e Cuneoa lavoro per gestire i siti Unesco
Cultura e Spettacoli

Alessandria, Asti e Cuneo
a lavoro per gestire i siti Unesco

Ad oltre un anno dal riconoscimento dell'Unesco ai vigneti di Langhe Roero e Monferrato, la sfida per gli amministratori locali è saper gestire e mantenere per le generazioni future tutto ciò

Ad oltre un anno dal riconoscimento dell'Unesco ai vigneti di Langhe Roero e Monferrato, la sfida per gli amministratori locali è saper gestire e mantenere per le generazioni future tutto ciò che è stato proclamato patrimonio dell'umanità. Con questo fine le Province di Asti, Alessandria e Cuneo, tutte interessate dal patrocinio, hanno deciso di implementare la collaborazione creando una stretta alleanza in vista del lavoro che le aspetta. Essendo infatti un punto di partenza, il riconoscimento serve per ricordare agli amministratori dei territori in questione che dovranno curarsene con particolare impegno. E' per questo motivo che Flavio Pesce per Asti, Emanuele Demaria per Alessandria, Rocco Pulitanò per Cuneo si sono riuniti per la prima volta, la scorsa settimana, nella sede della Provincia di Asti. Tema del giorno un confronto e uno scambio «per trovare indirizzi condivisi riguardo alle politiche territoriali di valorizzazione e promozione dei territori Unesco».

Su impulso dell'alessandrino Demaria, sindaco di Conzano, i consiglieri hanno iniziato un proficuo rapporto di piena e fattiva collaborazione, mettendo sul tavolo quel che è già stato realizzato dai rispettivi Enti. Il prossimo incontro, in programma nelle prossime settimane, avrà luogo ad Alessandria e vi parteciperà anche l'Associazione dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. «Indipendentemente dalle funzioni che la Regione delibererà di affidare alle Province, quelle che trattiamo sono questioni aperte, che riguardano i nostri territori e che dobbiamo comunque affrontare» commenta il consigliere astigiano Flavio Pesce il quale, oltre al ruolo in Provincia, è anche sindaco di Nizza Monferrato.

Per quanto riguarda l'Astigiano, però, la valorizzazione del territorio non potrà che passare da un importante intervento di messa in sicurezza della strade soggette a frane, alcune chiuse, altre aperte con sensi di marcia alternati: tutte criticità che non possono essere compatibili con la vocazione turistica del nostro paesaggio collinare.

r.s.

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