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Piero e Rina Fassi con il segretodi una famiglia nella ristorazione
Cultura e Spettacoli

Piero e Rina Fassi con il segreto
di una famiglia nella ristorazione

Premiati dall'Associazione Albergatori e Ristoratori Astigiani i gestori del Gener Neuv, storico ristorante sul Lungotanaro. Un successo che è merito dell’intera famiglia, comprese le due figlie Maura e Maria Luisa. Ma persino un baluardo della ristorazione può risentire della crisi

Quarantadue anni di attività, di cui trenta insigniti, senza interruzione, dal riconoscimento della “stella” Michelin. Per questi due onorati traguardi, l’Associazione Albergatori e Ristoratori Astigiani, presieduta da Roberto Ferretto, ha premiato nei giorni scorsi Piero e Pina Fassi, titolari del ristorante Gener Neuv, in via Lungotanaro dei Pescatori 4, ad Asti, che da decenni costituisce una “bandiera della ristorazione locale” e apprezzato, tra gli altri, da numerosi personaggi illustri fuori porta.

Il riconoscimento si inserisce nell’ambito dell’annuale premiazione, conferita dall’Associazione, a un concittadino, un artigiano, che abbia nobilitato, nel rispettivo settore e con la propria arte, il nome di Asti. In questa occasione, l’evento si è svolto presso il ristorante “Da Mariuccia” a Pratomorone.
Nello specifico, il successo del Gener Neuv è merito dell’intera famiglia Fassi: Piero si occupa dell’amministrazione del locale e del servizio in sala; la moglie Pina è cuoca da oltre 40 anni; la figlia Maura, aiuta in cucina; la sorella Maria Luisa, si dedica alla pasticceria e talvolta alla sala.

Signor Fassi, qual è il segreto del vostro successo?
La passione del servire e cucinare bene, per accontentare la gente.
In quest’ottica, abbiamo deciso di seguire e mantenere la strada della tradizione e della qualità, via via accresciuta, sia cucina sia in sala, in nome di un menu territoriale e casereccio.
Nel tempo, si sono modificati i gusti della clientela e qual è stata, al riguardo, la vostra risposta?
La gente mangia e beve di meno, cosa che si è tradotta in una riduzione dei consumi pari a circa il 70%. Le proposte dei piatti però non sono cambiate, proprio per salvaguardare la nostra tradizione, pur lasciando un certo margine all’innovazione.
Avete risentito della crisi e come la combattete?
Sì. Fino a quando ad Asti esistevano tante aziende, a pranzo e cena era tutto esaurito, per la presenza di dirigenti con i loro clienti. Oggi, purtroppo, queste fabbriche non ci sono più. Quindi, andiamo avanti con il resto della clientela. La carta vincente resta la qualità e il mantenimento di un sistema che funziona da anni. Voglio inoltre ricordare che nel nostro locale proponiamo una cucina di qualità a prezzi accessibili.
Perché in passato ha deciso di aprire il Gener Neuv?
Per il timore di non poter un giorno continuare a fare l’artigiano, quale ero, e perché mia moglie era brava a cucinare. L’idea era di inaugurare il ristorante nel giorno dell’Epifania, in ricordo di mio padre, che per caso, in quella ricorrenza, durante la guerra, non era partito per la Russia.  
A differenza del resto del suo battaglione, che non fece più ritorno. 42 anni fa però l’Epifania era stata anticipata al 3 di gennaio. Perciò il locale festeggia il proprio compleanno in quella data.
Un piatto che a Natale non mancherà sulla tavola del Gener Neuv, della famiglia Fassi e che consiglia per l’occasione agli Astigiani?
Il capitone in carpione e la finanziera.

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