Un confronto fra generazioni per individuare una rotta, un progetto per il futuro in risposta all’epoca confusa che stiamo vivendo.
E’ questo l’obiettivo del festival Passepartout 2025, giunto alla 22esima edizione, organizzato dalla Biblioteca Astense con il sostegno di Comune di Asti e Regione Piemonte.
Intitolato appunto “Generazioni”, si svolgerà dal 3 all’8 giugno nel cortile della biblioteca (al Palco 19 in caso di maltempo).
Diversi gli ambiti in cui sarà declinato il tema al centro del cartellone. Si parlerà infatti di intelligenza artificiale con il docente universitario Guido Bosticco e di informazione con la giornalista Agnese Pini, direttrice di cinque quotidiani e presidente della casa editrice Longanesi. E ancora, si parlerà di politica internazionale con il giornalista e conduttore televisivo Alain Friedman, che ha conosciuto personalmente i presidenti Donald Trump (Stati Uniti) e Vladimir Putin (Russia); il giornalista Alessandro Cassieri, già corrispondente Rai nelle zone di guerra; gli ex presidenti della Camera dei Deputati Gianfranco Fini e Luciano Violante.
Parimenti, ci si confronterà sul linguaggio della politica con il linguista Michele Cortelazzo, sulla divulgazione scientifica (anche in ottica di genere e di generazioni) con la docente universitaria e consulente Nasa Amalia Finzi, affiancata da Elvina Finzi Tirelli, ingegnere aerospaziale, e Tommaso Tirelli. E, ancora, di futuro della cultura con il giurista Giovanni Maria Flick, già Ministro del primo Governo Prodi e presidente della Corte Costituzionale, insieme a Luigi Chiappero, avvocato penalista.
Spazio, poi, alle sfide della letteratura con Annalena Benini, attuale direttrice del Salone del libro di Torino.
Infine, l’appuntamento con “La satira della salvezza” che vedrà protagonista Luca Bottura, giornalista, scrittore e autore televisivo.
Le parole di Sinigaglia
«In questa edizione – sottolinea Alberto Sinigaglia, direttore scientifico del festival – ho deciso, insieme ai colleghi dell’equipe che definisce il cartellone, di affrontare, con il consueto approfondimento e atteggiamento di serenità e pacatezza, un problema immenso, quale è quello delle generazioni. Nell’epoca attuale, infatti, stanno scomparendo due generazioni – quella dei testimoni (della Resistenza e della fine della Seconda guerra mondiale) e dei loro figli – mentre le nuove generazioni manifestano un forte bisogno di storia e memoria, oltre che di un progetto per il futuro. Viviamo, infatti, in un periodo in cui l’orizzonte è confuso a causa del confuso presente che stiamo vivendo, stretto tra crisi belliche (due guerre che interessano, geograficamente o culturalmente, l’Europa), ambientali, economiche e sociali (si pensi soprattutto all’Occidente), cui si aggiungono la crisi legata ad un modo di fare politica, imperante a livello mondiale, che ci preoccupa, e i problemi della Chiesa ancora da risolvere.
Ecco, ne parleremo con un’ottica costruttiva, dando spazio ad illustri relatori che propongono soluzioni, guardando al futuro con speranza e progettualità. Per fare un esempio, il giurista Giovanni Maria Flick scrive libri in funzione del presente, guardando alla Costituzione italiana non per brandirla, ma per ricordarne i principi che ci devono fare da guida».
«Con serenità e chiarezza, quindi – conclude – cercheremo di affrontare gli argomenti non alla ricerca di un colpevole, ma con l’ottimismo necessario, estraneo o polemiche e veleni: più grandi sono i problemi, più grande deve essere la forza delle idee».
Il confronto tra generazioni sarà anche “tradotto” concretamente sul palco. «Domenica 8 giugno – aggiunge il direttore scientifico – avremo ospiti una scienziata, peraltro molto simpatica, Amalia Finzi, che si confronterà con la figlia e il genero».
Gli incontri
Ad introdurre gli incontri sarà Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca Astense, preceduta dalle letture sul tema dell’attrice Ileana Spalla. «Il mondo – afferma la presidente Bellesini – ci mette di fronte a cambiamenti epocali (geopolitici, ambientali, sociali) talmente rapidi che ci impongono urgentemente la necessità di creare un processo di osmosi tra le generazioni».
«Considerando il tema oggetto degli incontri – aggiunge Alessia Conti, direttrice della biblioteca – abbiamo intenzione di incrementare, a partire da quest’anno, il numero degli studenti coinvolti nel festival tramite il Pcto (ex alternanza scuola lavoro) e il Servizio civile. L’obiettivo è strutturare il loro contributo per renderli partecipi, in modo che possano far sentire la loro voce».
Gli incontri, ad ingresso libero, verranno trasmessi in streaming sulla pagina Facebook del festival e successivamente saranno disponibili sul canale YouTube di Passepartout.
Il festival si avvale del sostegno di Comune di Asti, Regione Piemonte, Fondazione CrAsti, Fondazione CRT ed è sponsorizzato da Reale Mutua Assicurazioni e Bosca Spumanti.
Il calendario
Martedì 3 giugno
Ore 18 Cortile Biblioteca
Alessandro Cassieri
Ucraina. Le trappole e la pace
Ore 21 Cortile Biblioteca
Alan Friedman
Guerra, pace e il Nuovo Disordine Mondiale
Mercoledì 4 giugno
Ore 18 Cortile della Biblioteca
Annalena Benini
Questo sconfinato presente
Ore 21 Cortile Biblioteca
Agnese Pini
Il giornalismo necessario
Giovedì 5 giugno
Ore 18 Cortile della Biblioteca
Michele Cortelazzo
Nuova e vecchia politica
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Giovanni Maria Flick e Luigi Chiappero
Tornare a crescere
Venerdì 6 giugno
Ore 18 Cortile della biblioteca
Guido Bosticco
Giovani intelligenze artificiali
(L’evento è in collaborazione con Ethica: forum di riflessione)
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Gianfranco Fini e Luciano Violante
Memoria e futuro
Sabato 7 giugno
Ore 18 Evento in via di definizione
Ore 21 Cortile della Biblioteca
Luca Bottura
La satira della salvezza
Domenica 8 giugno
Ore 18 Palco 19
Amalia Finzi con Elvina Finzi Tirelli
Dalle stem alle stelle
Ore 21 Cortile Biblioteca
Guido Saracco
Io e Caterina
Evento OFF – La Grande Storia
Venerdì 13 giugno ore 18.30 Cortile della Biblioteca
Gianni Oliva in dialogo con Vanni Cornero e Gianfranco Imerito
Addio mia bella addio
Soldati di leva, le generazioni in divisa