Hanno destato un'ottima impressione qualche settimana fa, al Diavolo Rosso di Asti, come gruppo spalla dei Fast Animals And Slow Kids per l'appuntamento di marzo della rassegna
Hanno destato un'ottima impressione qualche settimana fa, al Diavolo Rosso di Asti, come gruppo spalla dei Fast Animals And Slow Kids per l'appuntamento di marzo della rassegna "Indi(e)avolato". Sono i Black Age, giovanissimo quartetto costigliolese che, come molti prima di loro, inizia a compiere i primi importanti passi nel complicato panorama discografico italiano contemporaneo. Ne fanno parte Andrea Cavallero (voce, chitarra e piano), i fratelli Michele e Gioele Valfrè (rispettivamente basso e batteria) e Claudio Massasso (chitarre, synth e cori).
Un complesso che in realtà ha le sue origini nel 2009 e che sin dalle prime battute decide ostinatamente di suonare materiale originale dando vita a una serie di brani che confluiscono, nella primavera del 2012, nel primo Ep ufficiale dal titolo "Knowledge Shower". A quasi due anni di distanza esce oggi un secondo Ep autoprodotto dal titolo "Hangover", raccolta di quattro brani inediti, gli stessi presentati nel corso del concerto al Diavolo Rosso. Quattro schegge sonore ragionate e piuttosto mature (soprattutto in considerazione della giovanissima età dei Black Age) che fanno di indie?rock, pop punk, hardcore melodico e rock alternativo i propri principali punti di riferimento.
Il titolo dell'Ep richiama invece i postumi della domenica mattina, quelli con cui si deve fare i conti dopo la bisboccia del sabato sera. Dicono i ragazzi della band: «Il disco rappresenta un punto di svolta per noi, un passaggio tra ciò che eravamo e ciò che saremo, proprio come la domenica rappresenta una transizione tra la settimana che va concludendosi e quella che sta per iniziare». Intanto, mentre vengono pianificate le nuove date dal vivo, i Black Age rendono disponibile all'ascolto la propria musica sulla pagina internet soundcloud.com/black?age, info su www.facebook.com/blackage.official
Luca Garrone