È stata prorogata fino a domenica 17 marzo la mostra “Si alza il vento, bisogna tentare di vivere” di Beatrice Roberto, inaugurata lo scorso 1° marzo in Sala Pastrone, che ha come protagoniste fotografie e poesie.
“Un evento inaspettato, a cui non avevo mai pensato – dice l’artista – e deciso su proposta di Alessandro Guarino”.
In Beatrice Roberto la passione per la fotografia è nata negli ultimi anni: “Non l’avevo mai vista come una possibile professione ma nemmeno come un hobby cui dedicare tanto tempo – sottolinea – probabilmente è un amore che mi ha trasmesso mio padre. Lui ama dipingere, fare foto, quindi per me è venuto naturale seguire questo percorso”.

Le fotografie e le poesie esposte

Autodidatta, con un buon senso estetico e il giusto istinto, Beatrice Roberto comunica, attraverso le sue foto, una sensibilità rara e una giusta originalità. Due i tipi di fotografie esposte, a colori e in bianco e nero. “Le prime fatte con scatti su supporto digitale – spiega – nascono da viaggi (Parigi, Lione, Londra, Gran Canaria), e dalla necessità di rappresentare la vita nel suo movimento. Quelle in bianco e nero, analogiche, sono più introspettive”. Protagonisti, in questo caso, ambienti di campagna o volti famigliari, come il viso della sorella Virginia o della cuginetta Agata.
La mostra propone quindi fotografie che rappresentano due fasi della vita, quella dell’attesa, dell’immaginare, quella di “prima che si alzi il vento” e il momento della realizzazione. E allora il viaggio, i colori, il movimento. All’interno dell’esposizione anche due fotografie di Lorenzo Bartocci, con cui Beatrice Roberto collabora, ispirate dalla poesia “Rosa” che Beatrice ha dedicato alla madre.
Ad affiancare le immagini alcune poesie a sua firma, dato che la scrittura rappresenta un’altra sua passione – la più forte – in sintonia con gli studi universitari in Lettere che sta per concludere.
La mostra è visitabile dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23.