Lappuntamento con Vinissage ci dà la conferma di una manifestazione riuscita. Lo dicono i quasi duemila accessi fatti registrare nella tre giorni dedicata ai vini naturali. Che si è tenuta per la
Lappuntamento con Vinissage ci dà la conferma di una manifestazione riuscita. Lo dicono i quasi duemila accessi fatti registrare nella tre giorni dedicata ai vini naturali. Che si è tenuta per la prima volta nelle cantine di Palazzo Gazelli di Rossana.
Nonostante le giornate di sabato e domenica fossero infatti davvero piene di eventi i numeri non mentono. Vinissage è una ricchezza per Asti e può davvero diventare una bandiera sotto cui presentare il nostro territorio. Perché i vini biologici, biodinamici ma soprattutto organici sono ormai una delle carte per il futuro dellenologia. Dato che chi spende per un vino ha il diritto di sapere che in quel bicchiere non cè nulla di aggiunto o di potenzialmente dannoso.
Soddisfatti i produttori. «Mi piace moltissimo il palazzo – racconta Cecilia del Poggio Ridente – e il recupero di questa zona di Asti che era stata quasi abbandonata». Cè da dire che la location è decisamente incantevole e fascinosa. Forse servirebbe qualche adattamento per renderla perfetta per le degustazioni che mal si sposano con umidità e basse temperature. Che però non han fermato chi si è fatto settecento chilometri e ha passato il confine per esserci. «E fantastico – sorride Philippe Brand terza generazione di produttori in Alsace e oramai di casa visto che era per la quarta volta ad Asti – anche se è stato un po umido».
Ma il vino scalda il cuore e le belle storie di amicizia tra produttori non mancano. «Sono qui – racconta Franco Pugliese che arriva dalle Marche – perché il mio amico Claudio della Viranda mi ospita e stiamo per fare un vino assieme». Tutto esaurito anche per gli appuntamenti di degustazione organizzati da Onav, Onaf e Assocanapa visto che le novità di questanno non si limitavano alla nuova sede ma si son aggiunte le specialità alimentari che hanno riscosso davvero un buon successo. Dalle gelatine, ai formaggi, ai derivati della canapa che sono stati presi dassalto da curiosi e golosi. «Vinissage per noi che lo abbiamo tenuto a battesimo è una manifestazione imprescindibile – chiude Vittorio Bera storico produttore di moscato – racconta la natura e la solidarietà tra produttori del biologico in questo spazio davvero sublime».
Lodovico Pavese