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Quel curioso nonsense della vita quotidiana nel testo di Lucia Calamaro
Cultura e Spettacoli

Quel curioso nonsense della vita quotidiana nel testo di Lucia Calamaro

Tre atti per tre ore di durata. Un elemento che potrebbe scoraggiare i più impazienti, ma che nel caso de "L'origine del mondo ? Ritratto di un interno" scorrono senza intoppi grazie a

Tre atti per tre ore di durata. Un elemento che potrebbe scoraggiare i più impazienti, ma che nel caso de "L'origine del mondo ? Ritratto di un interno" scorrono senza intoppi grazie a un testo che molta critica ha definito divertente, intelligente e ricco di riferimenti culturali "alti" sdrammatizzati e utilizzati con vivace leggerezza. Lo spettacolo, scritto e diretto da Lucia Calamaro e pluripremiato nel corso del 2012, arriva martedì (ore 21) al Teatro Alfieri di Asti per la stagione di "Parole d'artista" diretta dal Teatro di Dioniso.

In scena le attrici Daria Deflorian, Federica Santoro e Daniela Piperno. Le prime due recitano rispettivamente il ruolo di una madre e della figlia, una ragazza che soffre di una grave depressione che le impedisce di dormire, di uscire di casa, di affrontare anche le più semplici incombenze delle sue giornate. Durante i tre atti dello spettacolo Federica si ritrova a crescere in un tale contesto fino a che non avrà l'età per potersene andare, cosa che avverrà nell'atto finale. Alla madre e alla figlia si aggiungono altri due personaggi: la nonna, cioè la madre di Daria (interpretata da Daniela Piperno), donna concreta e portavoce del principio di realtà, e una psicanalista (sempre Federica Santoro), occupata più a recitare paragrafi freudiani che ad ascoltare la sua paziente. Lo scopo del testo è far emergere quel nonsense quotidiano di una donna che rimane costantemente stupita e inerme di fronte alle più banali vicende domestiche.

Dice Lucia Calamaro: «Indago la coscienza di una madre, quello che lei ne sa, malgrado e aldilà di lei; esploro gli stati d'animo mortificati di una figlia adultizzata, la sua assenza di modelli, la sua tenacia; tratteggio l'indifferenza, la rabbia e l'impotenza di tutti gli altri, quelli che si ritrovano a gestire una persona depressa, senza sapere come. Intanto, diversamente, ma certo si vive». Disegno luci Gianni Staropoli, realizzazione scenica Marina Haas , aiuto regia Francesca Blancato. Ingressi 7 e 12 euro, info 0141/399057.

Luca Garrone

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