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Cultura e Spettacoli
Narrativa

Quel “Mistero all’ombra del Santo” tra i giorni nostri e la fine del Settecento

Stefano Borgo ha presentato alla stampa il suo secondo romanzo, accompagnato da Roberto Bona (Tipografia Astese) e Fabrizio Rizzolo

In attesa dell’evento ufficiale, che si terrà sabato 11 settembre alle 17.30 all’Archivio Storico di Asti, sabato scorso è stato presentato alla stampa il secondo libro di Stefano Borgo, “Mistero all’ombra del Santo”, edito dalla Tipografia Astese.
«Mai avrei immaginato di pubblicare dei libri – ha esordito l’autore, che nella vita è commissario presso il Comando di Polizia municipale di Asti – ma dopo il primo romanzo, nato un po’ per caso e subito piaciuto a chi lo ha letto, ho sentito ancora l’esigenza di sedermi a lavorare di fantasia».
E di fantasia ne ha tanta, Stefano Borgo, grande appassionato anche di musica, arrangiatore, musicista, che ha fatto pianobar e suona nella banda di Portacomaro. «Tutto a livello amatoriale, però», ha sottolineato con modestia.
Un artista sensibile e attento che, un giorno, ha voluto vedere se, come faceva con i suoni, sarebbe riuscito a mettere insieme anche le parole.
Quel primo romanzo del 2016, “Allarme all’archivio”, ispirato da una vicenda raccontata da colleghi che durante un servizio notturno all’Archivio storico comunale udirono dei misteriosi passi, ha svelato infatti le altre doti artistiche del Commissario.

Il romanzo

Anche questo secondo romanzo (sempre ambientato ad Asti) prende spunto da una storia vera che la cugina Daniela raccontava quando era ragazzo. «Così, a tempo perso, in due o tre anni – dice Stefano Borgo – ho scritto “Mistero all’ombra del Santo” (il santo in questione è San Secondo) che ho subito fatto leggere a Tullia Jona, mia professoressa del liceo, al mio Comandante Riccardo Saracco e a pochi altri, ricevendo riscontri positivi».
La storia è di quelle intriganti, che incuriosiscono. Il protagonista è Andreas Koller che vive in un paese montano in Austria e che, durante una seduta di ipnosi regressiva, ricorda una vita precedente. Una vita già vissuta in una città italiana, in Piemonte, ad Asti. «A quel punto – spiega l’autore – Andreas scopre di aver vissuto nella nostra città alla fine del diciottesimo secolo, durante la “Repubblica Astese”. Così arriva ad Asti per trovare indizi, scopre tracce di un reperto storico, il Drappo Ducale, di inestimabile valore e si trova al centro di un sorprendente intrigo».
Una sorta di thriller in bilico tra i giorni nostri e i secoli passati: 328 pagine che si susseguono tra finzione e realtà, tanto da indurre l’autore ad inserire una postilla alla fine del libro con “Vero e Falso” per far capire al lettore cosa è frutto di fantasia e cosa no.
Un libro che coinvolge, di cui l’attore Fabrizio Rizzolo, compagno di scuola di Borgo, che sarà presente anche all’evento di sabato, ha letto per l’occasione alcune pagine e di cui un altro compagno, Roberto Bona della Tipografia Astese, è editore.
“Mistero all’ombra del Santo” è disponibile nelle librerie di Asti oppure si può ordinare direttamente alla Tipografia Astese di piazza Medici 28.

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