Cerca
Close this search box.
<img src="https://lanuovaprovincia.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/quel-sogno-turisticobrall39ombra-di-don-bosco-56e693ff0fee41-nkihwqzzlbzq53f6ztsdvjfeco3o41wrpp7qzpgg3s.jpg" title="Quel sogno turistico
all'ombra di Don Bosco" alt="Quel sogno turisticoall'ombra di Don Bosco" loading="lazy" />
Cultura e Spettacoli

Quel sogno turistico
all'ombra di Don Bosco

Di associazioni, consorzi, tavoli, progetti e molto altro in vista dell'Expo e del Bicentenario di Don Bosco ne abbiamo visti nascere molti negli ultimi mesi e di altrettanti (o quasi) non abbiamo

Di associazioni, consorzi, tavoli, progetti e molto altro in vista dell'Expo e del Bicentenario di Don Bosco ne abbiamo visti nascere molti negli ultimi mesi e di altrettanti (o quasi) non abbiamo avuto più notizie fin dal giorno dopo l'annuncio della loro nascita. Nessuno di essi però aveva le caratteristiche dell'idea che, in silenzio, è nata alla fine del 2014 nel territorio intorno al Colle Don Bosco e che oggi sta prendendo forma.

Intanto perchè si tratta di una iniziativa che non è calata dalle istituzioni o dalle amministrazioni pubbliche, ma nasce dal basso e vede coagulati intorno ad un'unica idea un gruppo di privati, molti dei quali imprenditori. Una circostanza, questa, che pone tutto in una luce di maggiore efficienza. Altra caratteristica è che è aperta a tutti, su base volontaria, quindi ogni cittadino può aderirvi con una quota di iscrizione dal simbolico costo di 1 euro. Ultima importante caratteristica è l'indipendenza economica da bandi, contributi, elargizioni pubbliche varie: oggi questa realtà, con il solo passaparola è riuscita a raccogliere una cifra che basta già a pagare un professionista della comunicazione per un anno.

Ma qual è l'obiettivo comune? E' quello di creare un InfoPoint a Castelnuovo Don Bosco che sfrutti il flusso di turisti e pellegrini dell'Expo e del bicentenario della nascita del grande Santo Sociale per dare uno slancio vero e importante alla vocazione di accoglienza di quella parte di provincia ai confini con il Torinese. Insomma, sono in tanti che in quella porzione di territorio ricompresa fra Villanova, Andezeno, Cocconato e Casalborgone vogliono mettersi alla prova e testare la loro capacità turistica. Persone che fanno mestieri e professioni anche diverse da quella stretta dell'accoglienza e della ricettività alberghiera o da quella commerciale, che amano quella zona pressochè incontaminata e la vorrebbero vedere crescere e sviluppare. Tutti coloro che finora hanno aderito all'invito lanciato dalla Cantina Sociale Terre dei Santi, sognano la creazione di una zona collinare verde piena di Santi, appunto, ma anche di buon vino, di buon mangiare, di prodotti della terra di eccellenza, di capacità commerciali ed artigianali importanti, di gioielli artistici di prim'ordine (prima fra tutte l'Abbazia di Vezzolano) e di un panorama unico a mezz'ora da una grande città come Torino.

Oggi, domenica, alle 16, presso il teatro del Colle Don Bosco si terrà l'incontro rivolto a tutti coloro che, ciascuno nella misura e nella forma che riterrà più opportuna, pensi di avere un contributo di idee da dare a questo nuovo progetto.

Daniela Peira

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale