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Tariko: «Riportiamo il marchio Gancia nel mondo»
Cultura e Spettacoli

Tariko: «Riportiamo il marchio Gancia nel mondo»

Gancia apre la stagione della vendemmia con i conferitori delle uve e traccia le nuove linee-guida del marchio. Serata dedicata a «voi che siete la vera forza della nostra azienda», li ha chiamati

Gancia apre la stagione della vendemmia con i conferitori delle uve e traccia le nuove linee-guida del marchio. Serata dedicata a «voi che siete la vera forza della nostra azienda», li ha chiamati il patron Roustam Tariko. Il magnate russo, che intanto ha aumentato la sua quota di partecipazione nella maison spumantiera all’86%, se li è coccolati uno ad uno i “suoi” settecento vignaioli, venerdì sera, aggirandosi tra i tavoli che hanno trasformato il cortile della Locanda Gancia in un grande ristorante a cielo aperto, stringendo mani, posando per foto-ricordo, ascoltando i racconti di chi ha sulle spalle tante vendemmie. Accanto a lui l’ad Sergio Fava, la famiglia Gancia, i dirigenti, le maestranze per un happening accurato che ha mantenuto le attese.

Visi cotti dal sole, mani callose, speranze di tante famiglie riposte in quel che Tariko avrebbe detto di lì a poco nel suo atteso intervento. Arrivato, puntuale, mentre le prime ombre della sera avvolgevano il palco sul quale campeggiava la nuova immagine del brand dell’azienda. «Questa è la mia seconda festa con voi: spero ce ne siano tante altre – ha esordito -. Gancia ha una grande storia e io voglio che prosegua». Applausi, che hanno interrotto per diciotto volte le parole dell’uomo forte della casa spumantiera. Che, come ha spiegato, accanto allo spumante torna a rinverdire i fasti di altre produzioni cardine della maison fondata nel 1850. Con un’idea ben chiara, una mission da seguire: qualità. «Qui nacque il primo spumante italiano: da qui dobbiamo ripartire per riportare il marchio nel mondo».

Cominciando, ovviamente, dalla Russia, «dove Gancia quasi non esisteva. In poco più di un anno abbiamo registrato un grande successo come mai era accaduto prima con le aziende che avevo introdotto sul mercato russo». Spumanti, il metodo classico Alta Langa (segnalato quale miglior Alta Langa dell’anno nel 2010 secondo la Guida Vini d’Italia dell’Espresso, che ha ricevuto la Corona da parte della Guida Vinibuoni d’Italia 2012 e le 5 sfere dalla Guida 2012 Sparkle Bere Spumante, vincitore quest’anno dell’Oscar Douja d’Or 2013), e i vermouth. «Voglio rilanciare il vermouth in Russia, ma anche l’Americano e tutte quelle bevande a base di vino inventate cento anni fa in azienda. E dopo la Russia, il mondo» affonda Roustam Tariko. Racconta di aver incontrato agenti e venditori nei paesi dove è già presente con la vodka Russian Standard. «I primi container per gli Stati Uniti sono in partenza, così come per il Canada, Giappone, Corea».

L’Europa è un mercato da rivalutare. «In Germania Gancia piace molto. Tra un mese avremo un nuovo distributore che curerà tutta la linea della nostra maison». Non si accontenta il magnate venuto dal freddo. Annuncia che l’acquisizione di una nuova azienda, seconda produttrice mondiale di vodka, «ci aprirà trenta nuovi mercati nei quali piazzeremo i prodotti Gancia che raggiungeranno 500 milioni di potenziali clienti». L’applauso, stavolta, è ancora più vigoroso. Qualità è il verbo di Roustam Tariko. «Voglio qualità, dagli spumanti ai vermouth, che piacciano a tutti e possano arrivare a tutti. E voi, cari conferitori, siete quelli che mi danno gli ingredienti buoni. Solo con il vostro supporto potremo fare prodotti di successo e portare Gancia al primo posto com’era centocinquant’anni fa».

Mentre gli applausi lo sommergono, promette: «In vendemmia verrò a trovarvi!». La serata corre via condita dall’allegria delle gemelle Silvia e Laura Squizzato di “Mezzogiorno in famiglia” (Rai2) e la sorpresa finale: alle 23,30 arriva Giorgio Panariello. Tre quarti d’ora di scheck e battute con un esilarante imitazione di Renato Zero. Si chiude quando al campanile scocca l’una. Sarà un’altra vendemmia da incorniciare: parola dei conferenti e del loro mentore, Roustam Tariko.

Giovanni Vassallo

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