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Cultura e Spettacoli

La città cerca se stessa
nella storia di Andrea e Lucia

Il conto alla rovescia è terminato, dopo quasi un anno di attesa giovedì uscirà nelle sale "In un posto bellissimo", film di Giorgia Cecere girato ad Asti. La proiezione è in programma

Il conto alla rovescia è terminato, dopo quasi un anno di attesa giovedì uscirà nelle sale "In un posto bellissimo", film di Giorgia Cecere girato ad Asti. La proiezione è in programma al Lumiere (21.15), al Nuovo Splendor (19.10, 21.20) e all'arena estiva di Moncalvo (21.30). Una prima riservata alla stampa è in programma mercoledì sera a Torino. Il trailer del film, uscito a fine luglio, aveva anticipato alcune delle sequenze che immortalano la città. In particolare i portici del centro storico, un negozio in piazza San Secondo, la discoteca Palco 19, un alloggio della zona nord e i chioschi dei Giardini Pubblici. Altre riprese erano state girate in provincia: la birreria Q 120 di San Damiano e un cascinale a Monale. Questi i luoghi da rivedere al cinema, così come da riconoscere saranno i tanti che hanno prestato il volto alla cinepresa. A loro il cinema Nuovo Splendor dedica una singolare iniziativa: chi tra le comparse andrà a vedere il film, potrà autografare la locandina che verrà poi esposta nella sala.

Al di là di luoghi e volti, la storia raccontata dalla regista merita tutta l'attenzione degli spettatori. Lucia (Isabella Ragonese) e Andrea (Alessio Boni) sono una giovane coppia con un bambino già abbastanza grande. La loro vita scorre tranquilla, per Lucia la normalità dei suoi giorni è una sorta di guscio rassicurante, fino a quando si rende conto con terrore che per Andrea, da qualche tempo, le cose non stanno più così. E' poco più di un'impressione quella che la fa pensare a un tradimento, ma è sufficiente a precipitarla nell'angoscia e in una rincorsa alla soddisfazione delle aspettative del marito. «Ma non sarà un film sul tradimento, piuttosto un thriller dei sentimenti», aveva raccontato a riprese concluse la regista Cecere, mentre Boni aveva spiegato come si trattasse di «una sceneggiatura molto moderna, che punta molto sul non detto». Per Isabella Ragonese «Asti assomiglia molto alla protagonista Lucia, e stare qui mi ha aiutato molto a costruire il personaggio».

Tra i protagonisti del film anche la Cassa di Risparmio di Asti, che ha investito 350mila euro nella produzione attraverso il tax credit: una formula che consente a qualsiasi impresa di investire nel cinema a un credito di imposta del 40%. «E' la prima esperienza che facciamo in questo campo – aveva detto lo scorso autunno il presidente della CrAsti Aldo Pia – e i fondi che investiamo non sono il nostro unico impegno, in questo film ci crediamo e sono convinto che questa esperienza lascerà un'importante eredità.»

e.p.r.

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