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Grassi Daniela
Cultura e Spettacoli
Narrativa

“Racconto storie di donne che sono riuscite a scoprire le loro passioni”

E’ uscito il terzo libro di Daniela Grassi, che si occupa di progettazione per le Acli ed è stata responsabile del Centro culturale San Secondo

Si intitola “Bambine sulle tracce di inesorabili passioni” il terzo libro scritto da Daniela Grassi, impiegata nelle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), dove lavora nel campo della progettazione, e, fino al 2019, responsabile del Centro culturale San Secondo con la cooperativa “La Strada”.
Un libro, uscito il 12 febbraio e pubblicato da “Leggere controvento” di Matera, che raccoglie alcuni suoi racconti scritti a partire dal 2015.

Una raccolta di racconti

Perché una raccolta?
«Il libro raccoglie racconti inediti dal punto di vista della pubblicazione, ad eccezione di uno, ma protagonisti di incontri di letture ad alta voce che ho tenuto in passato sia ad Asti sia a Matera, dove è presente la casa editrice, che è anche un’associazione di cui faccio parte. Riflettendo, ho notato che erano accomunati da un fil rouge».
Quale?
«Sono racconti che vedono protagoniste donne, quindi ex bambine, che spiegano come hanno inseguito una passione che si è rivelata loro poco a poco. Mi riferisco ad un’ambizione professionale oppure ad un interesse che nulla ha a che fare con il lavoro, ma che si manifesta ed emerge nel corso della vita adulta. Tutti, infatti, abbiamo passioni che emergono spontaneamente da bambini, anche se non ne siamo consapevoli. Poi spesso le si dimentica, per cui vanno riconquistate con consapevolezza nell’età adulta. Non sempre si riesce: a volte per mancanza di coraggio, altre perché il percorso è ostacolato da circostanze esterne».
Nei racconti le protagoniste riescono nel loro intento?
«Sì, tutte scoprono cosa le “fa muovere”. Spero quindi che serva ai lettori a tirar fuori qualcosa di sé che magari è ancora sopito. Come successo quando leggevo i racconti agli incontri di letture ad alta voce e i partecipanti reagivano raccontando fatti e circostanze anche molto personali».

Il libro

Chi ha collaborato con lei alla pubblicazione?
«Il libro ha la copertina disegnata da Erika Suozzo di Neive, ispirata al racconto intitolato “Quando tu mi chiami”, e ha visto il fattivo contributo di Beniamino Lecce, che ha dato corpo al libro a livello di impaginazione».
In quali librerie si trova?
«Attualmente presso “Il Pellicano”, “Alberi d’Acqua” e all’edicola della stazione ferroviaria. Comunque può essere richiesto in tutte le librerie».

Le altre pubblicazioni

Quali altri libri ha scritto finora?
«Dieci anni fa ho pubblicato “Il cerchio magico”, incentrato sul tema dell’interculturalità. Un libro nato da un’esperienza del Centro culturale San Secondo, ovvero una serie di incontri con le comunità straniere presenti sul territorio incentrati sulla narrazione, uno stile che avvicina e aiuta a superare le differenze. Poi, nel 2013, ho pubblicato “Il posto dell’angelo: apparenza, realtà e percorsi dell’anima”. E’ una raccolta di saggi pubblicati sulla rivista, di cui sono collaboratrice, intitolata “Ellin Selae” (acronimo di “Esiste La Luce In Noi, Siamo Esseri Legati All’Eterno”). Si tratta, in questo caso di riflessioni sul rapporto di ognuno di noi con ciò che lo circonda».

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