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Riciclarte, dalla differenziataun’idea originale per arredare
Cultura e Spettacoli

Riciclarte, dalla differenziata
un’idea originale per arredare

Copertoni e camere d’aria si trasformano in bracciali e cinture. Le doghe di vecchie botti ormai inutilizzabili, danno vita a lampade da terra, portabottiglie, appendiabiti e altri complementi

Copertoni e camere d’aria si trasformano in bracciali e cinture. Le doghe di vecchie botti ormai inutilizzabili, danno vita a lampade da terra, portabottiglie, appendiabiti e altri complementi d’arredo, “pezzi unici” nati dalla fantasia di un artigiano di Viarigi. Lavoro di pinze e saldatrice trasforma bulloni, ferri di cavallo e posate spaiate in volatili dallo scintillante piumaggio, prototipi di auto e insoliti monili. Queste alcune delle idee più curiose e originali che creativi e artigiani hanno messo in mostra sabato scorso sotto i Portici Anfossi di piazza Alfieri per la XIII edizione di Riciclarte, la manifestazione promossa dagli assessorati all’Istruzione e all’Ambiente del Comune di Asti per sensibilizzare gli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2° grado alle tematiche dell’ecologia, mostrando loro come un oggetto all’apparenza inutilizzabile possa trasformarsi in risorsa e stimolandoli verso comportamenti consapevoli e rispettosi dell’ambiente.

Gli studenti di tutte le età sono stati protagonisti, nel corso della mattinata, di spettacoli e laboratori. Come lo scorso anno, le allieve del laboratorio di moda dell’Istituto Castigliano sono state modelle e stiliste per un giorno. Vanessa Cussotto, Laura Santarsiero, Martina Sconfienza, Fiorella Tello Cordor, Rafaella Abrantes, Noemi Bullucci, Cristina Di Maio, Rebecca Giudetti, Serena Anicito Guido e Nerma Khair hanno sfilato sulla passerella allestita in piazza Italia con le loro creazioni ispirate al tema del viaggio, inteso come migrazione e capacità di “riciclarsi” mettendosi alla prova per una vita nuova in un Paese nuovo. Le 11 studentesse della 2N, supportate dalle insegnanti Giorno, Semioli e Soragni, si sono impegnate in un progetto di ricerca e realizzazione di altrettanti costumi che, attraverso stampe etniche, monili, rouches e pois hanno raccontato l’epoca coloniale dell’America latina dell’Ottocento, l’emigrazione dal Sud al Nord Italia e verso l’America degli anni Cinquanta del secolo scorso e gli attuali flussi migratori dall’Africa al nostro Paese. Ad aprire la sfilata di moda, uno spaccato del saggio di danza classica delle giovani ballerine della Scuola “Royal Arabesque” di via Orfanotrofio, in scena sabato prossimo al Teatro Alfieri, e ancora una volta ispirato al tema del viaggio.

A dare il via alla giornata dedicata alle scuole ci hanno invece pensato i ragazzi di “Sistema Orchestra” e dell’Associazione “Musica Insieme ‘96”. «“Sistema Orchestra” è un progetto musicale patrocinato dal Comune di Asti e rivolto ai bambini e ai ragazzi residenti nei quartieri difficili della città – spiega la direttrice di “Musica Insieme ‘96” Mariateresa Pronesti – Si tratta di un’iniziativa nata in Venezuela, fortemente sostenuta dal governo locale e poi esportata in molti altri Paesi. Ad Asti il progetto coinvolge gli allievi della Gramsci, la prima scuola elementare a vantare una sua orchestra e si prefigge obiettivi di integrazione e socializzazione attraverso la pratica musicale». Cosa c’entra l’arte del riciclo con la musica? I primi violini affidati ai giovani musicisti della scuola cittadina sono ricavati dalle antine di vecchi armadi, ma con un po’ di estro artistico si possono suonare anche canne di bambù e sturalavandini.

Marzia Barosso

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