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Cultura e Spettacoli
Protesta

Riforma fiscale e pensioni, domani lo sciopero generale di Cgil e Uil

Quagliotti: “Proclamato durante una fase espansiva del Paese”. Diversa la scelta della Cisl, che ha organizzato una manifestazione per sabato 18 dicembre

Saranno circa 200 gli Astigiani, a bordo di quattro pullman, che domani (giovedì) partiranno da Asti alla volta di Milano in occasione dello sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil. Oltre alla manifestazione nazionale di Roma, sono infatti previste altre iniziative a Milano, Bari, Palermo e Cagliari.
Lo sciopero generale è stato indetto da Cgil e Uil dopo la valutazione sulla manovra economica varata dal Governo Draghi, sette anni dopo l’ultimo sciopero generale proclamato dalle stesse due sigle contro il Jobs Act.

Le parole di Luca Quagliotti

«Innanzitutto – commenta Luca Quagliotti, segretario generale provinciale Cgil – lo sciopero generale cade in un momento di fase espansiva del Paese, grazie ai 200 miliardi di euro dell’Unione europea, per cui non si può più dire che i lavoratori devono fare sacrifici. Dopodiché, sono diverse le ragioni che ci hanno portato alla protesta. Innanzitutto la riforma fiscale, che prevede 4 scaglioni al posto degli attuali 5, che porteranno benefici sensibili a chi guadagna più di 35mila euro all’anno e un miglioramento ridicolo, pari a 200 euro all’anno, per chi è sotto quella soglia di reddito. Per questo avevamo chiesto una quota di solidarietà per un anno da parte dei redditi più alti: abbiamo ricevuto un’apertura da parte del premier Draghi e una bocciatura da parte del Governo. Inascoltata anche la nostra richiesta di incentivare la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, su cui il Governo non ha investito un centesimo. Come se non bastasse, riguardo al capitolo previdenza ci si sta predisponendo, dopo le recenti “finestre” in scadenza, al ritorno della Legge Fornero, niin base a cui si potrà andare in pensione a 67 anni di età oppure a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Secondo alcuni studi indipendenti, poi, la prospettiva futura sarà quella di andare in pensione a 71 anni con assegni anche al di sotto della soglia di povertà per i giovani di oggi. Alla luce di ciò mi domando: queste ragioni non sono sufficienti per proclamare uno sciopero?».

Il commento di Armando Dagna

D’accordo Armando Dagna, segretario generale Uil Asti Cuneo. «Il giudizio sul confronto con il Governo nel merito delle questioni – afferma – è assolutamente negativo. Sul piano previdenziale si continua con la Legge Fornero, che ha dimostrato essere sbagliata. A livello fiscale, la dotazione per l’abbassamento dell’Irpef che avevamo chiesto è stata insufficiente, e peraltro destinata ai redditi più alti, altro grave errore. Insomma, lo sciopero è necessario per contrastare l’attacco in atto alle condizioni già precarie del mondo del lavoro».

I settori esonerati

Lo sciopero generale è stato oggetto di un intervento del Garante che ha di fatto portato all’esonero di alcuni ambiti e di alcune singole società per evitare la programmazione di uno sciopero entro dieci giorni da precedenti manifestazioni, anche di diversi sindacati. Una richiesta alla quale gli stessi sindacati hanno risposto puntualmente.
Per domani, dunque, sono stati esclusi interamente l’igiene ambientale, la scuola e la sportelleria postale. Nel caso della scuola, c’è una precisazione da fare, come emerge dal dettaglio della Flc Cgil: esclusa dalla agitazione è la scuola statale, mentre altri settori della conoscenza aderiranno comunque allo sciopero generale. Ad esempio università, ricerca, alta formazione artistica e musicale e settori della conoscenza privati.
Escluso anche il settore della sanità pubblica e privata, comprese le RSA, per iniziativa stessa dei sindacati. Esonerate anche diverse aziende di vari settori, dai trasporti alla vigilanza, interessate da scioperi precedentemente programmati.

Autobus Asp, possibili disagi

In seguito all’adesione di Filt Cgil e Uil Trasporti, invece, gli orari delle linee urbane ed extraurbane di Asp potrebbero non essere rispettati. Saranno garantite le corse nelle fasce orarie 6 -9 e 11,30-14,30.
Per informazioni: tel. 0141/434711, http://www.asp.asti.it. 

La scelta della Cisl

Di diversa opinione la Cisl, che non ha aderito allo sciopero ma organizzato una manifestazione nazionale a Roma sabato 18 dicembre (cui prenderà parte anche una rappresentanza astigiana). «In questa fase – spiega Marco Ciani, segretario generale Cisl Alessandria Asti – lo sciopero è incomprensibile per due motivi. Primo, la mobilitazione avviata nei mesi scorsi ha prodotto dei miglioramenti sulla Legge di bilancio. Secondo, ci sono tavoli di negoziato aperti, che rimarranno attivi anche oltre il 31 dicembre, su fisco e previdenza. Riteniamo quindi coerente continuare la mobilitazione, anche con la nuova manifestazione, per migliorare quanto già ottenuto nel confronto col Governo».

 

 

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