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Deposizione corona alloro Alfieri
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Anniversario

“Rinnoviamo la figura di Vittorio Alfieri e diffondiamo la conoscenza delle sue opere”

Lo ha affermato il neo presidente della Fondazione Centro di Studi Alfieriani, Enrico Mattioda, in occasione della cerimonia per i 275 anni dalla nascita del poeta

“Mi piacerebbe puntare ad un rinnovamento della figura di Vittorio Alfieri agli occhi della città. Ho notato che è molto presente a livello di toponomastica, ma vorrei che i cittadini avessero una maggiore consuetudine con le sue opere, i suoi scritti, che lo tramandano e lo fanno conoscere”.
Con queste parole il neo presidente della Fondazione Centro di Studi Alfieriani, che si insedierà questa mattina in Prefettura, ha delineato il fil rouge delle iniziative e degli obiettivi dei prossimi anni.
Lo ha fatto ieri (martedì), durante la tradizionale cerimonia della deposizione della corona di alloro al monumento dedicato all’illustre trageda nella piazza a lui intitolata, in occasione del 275esimo anniversario della nascita, avvenuta il 16 gennaio 1749. Presenti diverse autorità civili e militari, tra cui il sindaco Maurizio Rasero, il vice presidente della Regione Roberto Carosso, l’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi e il presidente della Fondazione Asti Musei Mario Sacco. Accanto, il neo presidente Mattioda e la direttrice della Fondazione, Carla Forno. Ad assistere anche una rappresentanza del mondo della scuola: la classe V B della scuola primaria Ferraris e la classe III A del liceo classico Alfieri.

Gli interventi degli amministratori

“Asti – ha ricordato il sindaco Maurizio Rasero – non deve dimenticare la sua storia e il suo passato, così come i personaggi, tra cui Alfieri, che hanno reso importante il territorio. Ad Alfieri, che fa parte del nostro DNA, sono dedicati un palazzo, il corso e la piazza principale del centro città, ma ad essere sinceri, nonostante il lavoro svolto dalla Fondazione e in particolare dalla direttrice Carla Forno, non siamo ancora riusciti a creare un vero e proprio brand. Quest’anno, però, siamo convinti che faremo un salto di qualità grazie al fatto che la Fondazione ha nuovamente il suo presidente (dopo due anni di presenza del commissario straordinario in seguito alle dimissioni del presidente, ndr)”.
A ricordare i tratti distintivi della personalità di Alfieri l’assessore Candelaresi: “Era una personalità intelligente, a tratti inquieta e molto riflessiva, proprio come noi astigiani. Per valorizzare la sua figura dobbiamo sicuramente affidarci alla professionalità del prof. Mattioda, ma collaborando con lui in un percorso che deve coinvolgere tutte le istituzioni”.

Parla il prof. Mattioda

La parola è quindi passata al neo presidente. “E’ un onore per me – ha puntualizzato – presentarmi ufficialmente in occasione di questa cerimonia. Da quando sono stato nominato, due mesi fa, abbiamo iniziato a programmare iniziative non solo scientifiche, ma a favore della città. Ad esempio, ad aprile, dopo il termine della mostra “La canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della natura morta” a  Palazzo Mazzetti, ospiteremo a Palazzo Alfieri una mostra dell’artista americano Daniel Rineer che rileggerà l’iconografia alfieriana, in modo da dare spazio all’arte contemporanea, mentre a novembre abbiamo in programma un’esposizione dedicata ai manoscritti di Alfieri. Speriamo così di fare in modo che la Fondazione Centro di Studi Alfieriani assuma un ruolo centrale, in dialogo con i cittadini e aperta al rinnovamento della figura del poeta”.
Mattioda ha quindi puntualizzato un concetto relativo alla promozione del nome di Vittorio Alfieri. “Come ha sottolineato il sindaco – ha proseguito – Alfieri è presente a livello di toponomastica, ma vorrei che i cittadini avessero una maggiore consuetudine con i suoi scritti, considerando che ha lasciato opere che ancora oggi ci importano. Spero che riusciremo a farlo capire ai giovani, rendendo la sua figura più aggiornata e meno monumentalizzata, in modo da renderlo maggiormente visibile”.
A dirsi “certa che il cammino sarà ricco di conquiste ed emozioni” la direttrice Carla Forno, che ha poi invitato gli studenti a presentare i due sonetti alfieriani su cui si erano preparati.

 

Photogallery a cura di Mariagrazia Billi ed Elisa Ferrando

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