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Ripartono le antiche fiere con un occhio ai sentieri
Cultura e Spettacoli

Ripartono le antiche fiere con un occhio ai sentieri

14 fiere e altrettanti prodotti tipici per riscoprire il Monferrato e la sua tradizione contadina

14 fiere e altrettanti prodotti tipici per riscoprire il Monferrato e la sua tradizione contadina: Strada del Vino Monferrato Astigiano, in collaborazione con Welcome Piemonte, presenta il calendario 2016 di Ritorno alla Fiera. Il via lunedì 25 aprile con Riviera in Fiera a Cocconato. Tre gli appuntamenti il mese prossimo: Le Contrade del Freisa a Buttigliera d’Asti (1° maggio), Maiale d’Autore a Villafranca (7-8 maggio) e Pane al Pane a Montemagno (28-29 maggio).

Completano il circuito: Profumata Menta (Piovà Massaia), Fiera del cussöt (Dusino San Michele), Stelle in Stalla (Tigliole), La Zucca delle Meraviglie (Piea), Elogio della Bionda (Villanova), Città della Nocciola (Castellero), L’asino vola (Calliano), Ferrere Miele (Ferrere), Sua Maestà il Bue Grasso (Moncalvo), Il Cappone alla Festa (San Damiano). Il circuito Ritorno alla Fiera è un progetto nato grazie all’iniziativa e al finanziamento comunitario del Gal arrivato a ricoprire l’intero nord astigiano con appuntamenti da aprile a dicembre, e oggi sostenuto della CrTorino.

«Promozione del territorio e dei prodotti tipici, ma anche riscoperta della cultura e del folklore grazie alla collaborazione con la Casa degli Alfieri, nata come compagnia teatrale e oggi società di produzione a tutto tondo nel campo nelle arti, e Welcome Piemonte, referente dei percorsi turistici che puntano a coinvolgere agricoltori, artigiani, commercianti e operatori turistici inserendo le loro attività nelle visite guidate alla scoperta della filiera del prodotto locale», sottolinea Mario Sacco, direttore Strada del Vino. E proprio sul tema della sentieristica si inserisce il nuovo ambizioso progetto del Gal: due piani d’area, uno, il più corposo e tutto astigiano, vedrà il coinvolgimento dei comuni a nord della provincia con capofila la Comunità Collinare Valtriversa, il secondo il Parco Fluviale del Po e dell’Orba con percorsi tra la Basilica di Superga e il Sacro Monte di Crea.

«L’obiettivo – spiega il direttore del Gal Silvio Carlevaro – è di strutturare un’offerta turistica omogenea, facile e accattivante, capace di integrare patrimonio paesaggistico, artistico-culturale e circuito fieristico, superando la cronica disorganizzazione del territorio. Per farlo – prosegue – ci siamo posti cinque regole: diversificare la fruibilità dei percorsi (a piedi, a cavallo, in bicicletta e in automobile), coordinare la gestione di sentieri e servizi turistici con i privati, ridurre al minimo la segnaletica per evitare inutili confusioni e sovrapposizioni, istituire tre o quattro infopoint interattivi, unificare cartellonistica e programmi di comunicazione».

Marzia Barosso

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